PAILIN
- PI. PES. - PAILIN
A Pailin, ex roccaforte dei Khmer Rossi guidati da Ieng Sary, i 15.000 elettori iscritti nelle liste hanno scelto a sorpresa di mandare come loro rappresentante all'Assemblea Nazionale, l'ex guerrigliero comunista Hottry, oggi Presidente della locale sezione del Partito di Sam Rainsy. Pailin, un villaggio di 8.000 abitanti ad una decina di chilometri dal confine con la Thailandia, si trova al centro di una ricca zona collinare famosa per le sue miniere di rubini e zaffiri, venduti a commercianti thailandesi che li smerciano nei mercati di Bangkok per la gioia e la delizia dei turisti occidentali. Fino alla fine del 1996, la regione era preclusa agli occidentali ed ai cambogiani che non avevano un esplicito permesso di entrata rilasciato dalla guerriglia khmer. Dopo l'accordo stipulato da Ieng Sary con Hun Sen, accordo che è valso all'ex Fratello Numero Due l'accusa di tradimento da parte dei guerriglieri fedeli a Pol Pot e Khieu Samphan, la regione è stata invasa da commercianti e trafficanti di ogni tipo. Oggi a Pailin vi è una filiale della Canadia bank, un istituto di credito con sede a Phnom Penh e fondato da un cambogiano rimpatriato dal Canada, diversi karaoke, qualche night club, un duty free e persino un Casinò. Insomma, non vi è più nulla, o quasi, della purezza e dell'ortodossia etica che dirigeva gli abitanti del paese sotto l'egida dei Khmer Rossi. La Royal Air Cambodge, la compagnia di bandiera nazionale, vorrebbe riaprire il vecchio aeroporto per portare i turisti direttamente da Phnom Penh fin qui senza dover far loro percorrere in jeep assai scomode i disagevoli 80 km che separano Pailin da Battambang, la capitale della provincia. Vi sono già accordi tra Thailandia e Cambogia che prevedono anche l'apertura di un passaggio di frontiera a Ban Pakkard, già operativo in forma ufficiosa, per permettere ai facoltosi uomini d'affari di Chantaburi di raggiungere in breve tempo i tavoli di gioco del Casinò. "Se questo è ciò che vuole la gente, perché rifiutarglielo?", mi ha detto Ieng Sary durante l'intervista che mi ha rilasciata in esclusiva subito dopo le elezioni.
Nel villaggio non sembrano esserci tensioni tra gli ex avversari, i Khmer Rossi ed i soldati dell'Esercito Reale Cambogiano, ma è chiaro che i primi restano sempre pronti a riprendere le armi e la lotta nel caso questa si rendesse necessaria, anche solo per motivi economici (Pailin gode di uno statuto speciale all'interno della Cambogia che la rende pressoché indipendente). "Se non verranno accettati i risultati elettorali, il Movimento Democratico per l'Unità Nazionale non esiterà a schierarsi con il proprio esercito a fianco del partito di maggioranza. Qualunque esso sia", ha detto Ieng Sary subito dopo aver votato. Il Mdun è il gruppo guidato dallo stesso Sary e da lui fondato il 13 luglio 1996, che governa la regione di Pailin. Ma occorrerà vedere alla luce dei contrastati risultati elettorali scaturiti dallo spoglio nazionale e di Pailin, se i suoi ex fedelissimi saranno ora disposti a seguirlo nell'impresa di difendere il Partito del Popolo Cambogiano di Hun Sen. Dopotutto, Pailin è l'unico distretto elettorale in tutta la Cambogia dove Sam Rainsy ha vinto a larga maggioranza.