Parla Chea Sim, leader del Ppc: "L'apertura ai Khmer rossi era giusta"

PESCALI PIERGIORGIO

INTERVISTA

Parla Chea Sim, leader del Ppc: "L'apertura ai Khmer rossi era giusta"

- PI. PES. - PHNOM PENH

C hea Sim, numero due del Ppc dopo il primo ministroHun Sen, è una figura chiave dell'attuale Cambogia: è il candidato principale del partito salito al potere nel 1979 con l'aiuto del Vietnam, che aveva invaso Kampuchea Democratica per scacciare Pol Pot e i Khmer Rossi dal governo di Phnom Penh.

Da allora Chea Sim, anche lui ex Khmer Rosso, non ha mai smesso di scalare, giorno dopo giorno, posizioni su posizioni all'interno del partito.

Le sue simpatie per alcuni membri dei Khmer Rossi sono note ed è stato lui il principale artefice di quella cosiddetta politica della riconciliazione nazionale che ha permesso a numerosi leader del movimento comunista di uscire dalla clandestinità e di ritornare, alla fine, ufficialmente tra le file del governo cambogiano.

Lei è stato criticato, assieme a Hun Sen, per aver varato la poltica della riconciliazione nazionale, amnistiando numerosi Khmer Rossi che avrebbero dovuto essere invece processati per crimini contro l'umanità. Cosa risponde a queste accuse?

Mi sento perfettamente a posto. Non ho nulla da rispondere. Voglio solo chiedere a coloro che hanno lanciato queste accuse, come Sam Rinsy: avrebbero forse preferito continuare a vivere in una paese diviso, in guerra, dove i khmer si uccidevano tra loro? La politica di riconciliazione ha permesso alla Cambogia e al governo di raggiungere quella pace tanto agognata. Non mi pare sia una grossa colpa.

Molti osservatori internazionali dubitano che le elezioni potranno essere democratiche e libere perché se lo fossero il Ppc non riuscirebbe a conquistare la maggioranza dei voti. Qual è il suo giudizio ad una settimana dal voto?

Il Ppc ha già vinto le elezioni, grazie alla sua politica accorta e a favore del popolo cambogiano. Inoltre l'opposizione è troppo divisa e questo non permetterà ai partiti come il Funcinpec, il Partito di Sam Rainsy il Reast Niyum Party di andare al di là di una partecipazione simbolica.

Cosa promettete ai cambogiani in caso di vittoria, e al contrario, in caso di una vostra sconfitta, cosa pensate che accadrà in Cambogia?

In caso di vittoria, ma ho già detto che siamo sicuri di vincere, i cambogiani troveranno un paese più stabile, meno corrotto, più ricco. Nel caso invece vincesse il Funcinpec o il Partito di Rainsy, ebbene, non so cosa potrà accadere. In questo caso non assicuro nulla.

Sta dicendo che potrebbe esserci un altro colpo di stato come quello fatto das Hun Sen nel 1997?

Non è stato un colpo di stato, come dice lei. Hun Sen è stato quasi costretto dagli eventi che si erano determinati in quel momento nel paese, ha dovuto fare quello che ha fatto perché c'era in atto un tentativo di riportare al potere quei Khmer Rossi impenitenti. Hun Sen ha salvato la Cambogia, ancora una volta.

Potrebbe "risalvarla" ancora una volta?

Lo deve chiedere a lui. Posso solo dire che il paese potrebbe ritornare nel caos se il Ppc non riuscisse a vincere.

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