Sam Rainsy, l'uomo nuovo anti-Hun Sen: "Basta corruzione"

PESCALI PIERGIORGIO

INTERVISTA

Sam Rainsy, l'uomo nuovo anti-Hun Sen: "Basta corruzione"

- PI. PES. - PHNOM PENH

L a casa di Sam Rainsy, trasformata in quartier generale del partito che porta il suo stesso nome, si trova a pochi metri dall'ambasciata statunitense a Phnom Penh. Una casa semplice, che il politico cambogiano divide con l'energica moglie, Tioulong Samura, di cui molti contestano la sfrenata ambizione nel salire i gradini della carriera politica assieme al marito, e i loro tre figli. Nato nel 1949 a Phnom Penh da famiglia ricca e aristocratica, Sam Rainsy si trasferisce in Francia nel 1965 per studiare a Parigi.

In Cambogia ritorna solo nel 1992 per partecipare alle elezioni programmate con l'Untac. Nonostante non parli il khmer correttamente e sia quasi sconosciuto all'elettorato cambogiano, viene eletto nelle file del Funcinpec e Ranariddh lo nomina Ministro delle Finanze.

Posto che lascia nel 1994 a causa di forti dissidi interni al partito che accusa di essere "intriso di corruzione".

Fonda un proprio partito con il quale si ripresenta alle elezioni del 26 luglio.

Signor Rainsy, perché ha deciso di partecipare a queste elezioni?

Perché voglio riportare la Cambogia e i cambogiani in una situazione di pace e tranquillità, voglio eliminare la corruzione, perché i cambogiani hanno sofferto molto nel passato e hanno tutto il diritto di vedere il proprio futuro nel modo più ottimista possibile.

Lei proviene da una famiglia aristocratica e lei stesso è un uomo molto ricco. Come mai è voluto diventare il paladino della classe lavoratrice cambogiana? E' una posizione di comodo dettata dalla necessità di conquistare una fetta dell'elettorato non ancora intrappolata nella rete di altri partiti, è una scelta dettata da un senso umanitario o cos'altro?

Non penso che per difendere i diritti di una classe oppressa occorra provenire da quello stesso strato sociale. Io ho avuto esperienza di vedere i lavoratori in Francia, dove ho studiato, ma quando sono giunto in Cambogia ed ho visto come venivano trattate le lavoratrici cambogiane nelle fabbriche, ebbene, è stato allora che ho deciso di prendere le loro difese. Ci sono riuscito? Non lo so, ma per ora grazie al mio intervento le classi lavoratrici del paese oggi hanno i loro sindacati e qualcuno che lotta per I loro diritti.

Cosa promette ai suoi elettori che gli altri partiti non promettono?

Basta con la corruzione, una Cambogia più umana e più rispettosa dei diritti umani.

Secondo i sondaggi il suo partito potrebbe conquistare il terzo posto nelle elezioni. Come si comporterà nei confronti di quel partito, Ppc o Funcinpec che sia, che chiederà a lei l'appoggio per formare il nuovo governo?

In ogni partito vi sono elementi buoni e elementi cattivi. Se nel partito che chiederà alleanze prevarranno quelli buoni e i politici corrotti saranno espulsi, allora non esiterò a dare il mio apoggio.

Cosa pensa del programma di riconcilianzione nazionale? I Khmer Rossi dovranno essere reintegrati nella società?

Tutti coloro che hanno partecipato al genocidio del popolo cambogiano dovranno essere processati. E quando dico tutti mi rifesco anche a chi si è rifatto la fedina in un passato recente o lontano.

Anche coloro che hanno fatto alleanze in passato con i Khmer Rossi come lo stesso re Sihanouk e Ranariddh, dovranno essere compresi tra queste persone?

Occorre distinguere su chi ha commesso atrocità senza essere istigato e chi invece è stato costretto ad allearsi con i primi per difendere un paese invaso e occupato da una potenza straniera e comunista, il Vietnam.

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it