Sconti offresi a coppie per bene

BARBERIS ALESSANDRA

CASA TUTTI GLI INCENTIVI

Sconti offresi a coppie per bene

Approvate dalla camera le agevolazioni per chi compra o affitta casa. Ma varranno solo per le famiglie "regolari"

Single, amori "more uxorio", coppie gay... Troppo complicato e "troppo dispendioso". Le normali discriminazioni del centrosinistra

- ALESSANDRA BARBERIS - ROMA

M entre il welfare universalistico traballa e non riesce ad allargare il suo ombrello a nuove figure sociali, la famiglia avanza decisamente. La scorsa settimana la commissione finanze della camera ha approvato il disegno di legge sulle agevolazioni per le case a favore dei giovani. Il testo passa all'esame del senato. A differenza di altre iniziative dell'Ulivo (per esempio il disegno di legge sui congedi parentali, che entra anch'esso nel tema della famiglia, ma con maggiore rispetto delle libere scelte individuali), le agevolazioni sulle case sono un vero esempio di politica familistica e demografica: è premiato chi si sposa legalmente o progetta la nascita di un figlio dentro una coppia regolarmente sposata.

Il provvedimento approvato dalla commissione finanze di Montecitorio prevede sconti per l'acquisto e l'affitto. Nel caso dell'acquisto dell'abitazione è possibile accedere a un mutuo agevolato, di importo non superiore a 105 milioni di lire, per il quale lo stato eroga un contributo "in conto interessi" pari all'1,5%. Nel caso dell'affitto è possibile invece detrarre dalle imposte il canone di locazione, per un importo non superiore a 5 milioni complessivi. Anche il proprietario dell'appartamento ha diritto a uno sconto fiscale, pari al 25% di ciò che ricava dall'affitto. La detrazione è concessa per 4 anni.

I criteri di scelta dei soggetti beneficiari selezionano i progetti di vita "regolari": possono accedere alle agevolazioni le coppie che si sposano entro sei mesi dalla data della presentazione della domanda, le coppie già sposate in caso di nascita di un figlio o di affidamento preadottivo (la prima versione del disegno di legge prevedeva che il figlio dovesse nascere entro un anno, il testo approvato dalla camera ha tolto questo limite temporale, lasciando nel vago l'intenzione procreativa della coppia). Infine possono fare domanda i genitori soli a qualunque titolo (single, divorziati, vedovi). Le agevolazioni sono riservate a chi ha meno di 32 anni.

Come si vede sono esclusi dalla lista tutti coloro che sono giovani e cercano casa, ma non pensano di mettere su famiglia, o pensano di metterla su in modo diverso dal modello tradizionale. Fuori tutti i single che vogliono andare a vivere da soli; fuori tutti coloro che formano coppie di fatto, anche nel caso promettano di riprodursi al più presto o siano già in attesa di un figlio; fuori chi, peggio ancora, ha intenzione di fare un figlio senza coppia; fuori i legami omosessuali. L'unica concessione alle famiglie non tradizionali è per le famiglie monoparentali già costituite, cioè a favore delle persone sole che hanno sulle spalle il carico di uno o più figli.

Il disegno di legge fa i conti con una dotazione di risorse molto limitata (30 miliardi per il 1999, 100 miliardi per il 2000). Questo vincolo finanziario è stato chiamato in causa per giustificare la necessità di selezionare un ristretto gruppo di beneficiari. Per quanto riguarda i molti giovani che cercano casa per sé soli, il governo ha chiarito subito che non avrebbe avuto i soldi per aiutarli tutti. Ma la limitazione della disponibilità economica non spiega per esempio perché restino fuori le coppie di fatto o chi vuole un figlio senza matrimonio etc.

Se politicamente lascia perplessi, la nuova legge sulle case rischia di impantanarsi anche su un altro piano: più di un giurista ritiene che essa possa rivelarsi incostituzionale.

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