VICENZA
S ARANNO aranno assunti ufficialmente domani mattina (lunedì 9) ed entreranno al lavoro sabato prossimo (14 marzo). Sono i 18 lavoratori della Fca, azienda del gruppo Fiamm che produce avvisatori acustici di Montecchio Maggiore, nel vicentino, che compongono la nuova squadra che lavorerà il sabato e la domenica secondo un contratto week end firmato dalla Fiom, Fim e Uilm. Venti ore pagate trenta, pari a 13 milioni lordi per gli otto mesi di durata (prorogabili per altri quattro), orario di lavoro dalle 6 alle 16 di pomeriggio con mezz'ora di pausa retribuita, sono la contropartita a cui il sindacato ha detto sì in cambio di una forte limitazione dello straordinario assai diffuso nell'azienda e della trasformazione di 7 contratti a termini e 7 di formazione in tempo indeterminato, più 6 proroghe di un anno per altrettanti contratti in scadenza a gennaio.
"E' un buon accordo - commenta Giampaolo Zanni, segretario della Fiom-Cgil, all'indomani della firma - abbiamo accettato il contratto week end perché aveva una contropartita importante nella limitazione dello straordinario a cui l'azienda voleva ancora una volta ricorrere per far fronte ad una commessa miliardaria della General Motors e nel togliere la precarietà dei contratti. Non è un segnale di flessibilità selvaggia perché l'accordo prevede formazione, retribuzione e rispetto dei diritti sindacali e non è nemmeno un modello esportabile perché ogni azienda deve valutare se fare o no un passo del genere".
L'accordo di fine settimana è il primo che si chiude nel vicentino ma quanto alla Fca, appartenente al gruppo Fiamm - multinazionale italiana specializzata nella produzione di batterie industriali con 2.500 dipendenti sparsi negli stabilimenti americani, francesi, inglesi e italiani (di cui 1.200 nel Vicentino, 250 a Montecchio) e con oltre 1.000 miliardi di fatturato - non è nuova ad accordi innovativi con i sindacati. Già nel 1994, sempre per incrementare la produzione, venne permesso con firma individuale il lavoro notturno alle donne che nell'azienda rappresentano il 30 per cento della forza lavoro ed oggi sono, per necessità di conciliare tempi di lavoro e di produzione le più numerose come volontarie nei turni di notte.
La disoccupazione, in questa parte dell'operoso Nord-est, non esiste. "Stupisce che nonostante l'area sia di piena occupazione - ci dice Zanni - siano arrivate 400 domande di lavoro, soprattutto da parte di studenti, donne e meridionali, soggetti che perlopiù lavorano solo in nero o sono senza reddito, tutte persone ancora disposte a lavorare a periodi definiti e in modo irregolare". A fare formazione cominceranno i sindacati e delle sei ore a disposizione ne occuperanno due a partire delle 7,15 di martedì mattina. Unica condizione per essere assunti è quella di non avere un altro lavoro e, ovviamente, la disponibilità a mettere a soqquadro le proprie abitudini di vita sociale.