Uomini e donne

MANGIAROTTI PIERGIORGIO

Uomini e donne

A d Ebla verso il 2400 a. C. esistevano delle gerarchie all'interno delle singole categorie di musicisti e si poteva fare carriera nella professione. I nar, "musicisti" esclusivamente maschi, erano distinti in "grandi" (nar-makh) e "piccoli musicisti" (nar-tur). I nedi, "danzatori-cantanti", potevano essere sia danzatori sia cantori ma avevano anche funzioni differenziate. Alcuni di essi, definiti "nedi lu gi" (nedi quello del flauto - del tipo - gidi - dritto", suonavano in occasione di cerimonie cultuali. Erano sia uomini sia donne. Non erano solo di Ebla ma anche di altre città, questo perché, come già visto, alcuni erano itineranti. Sempre meglio spostarsi per trovar lavoro. Musicisti itineranti di ambo i sessi venivano richiesti da palazzo a palazzo. Benché rare, le attestazioni ci dicono che i musicisti suonavano il tigi (già incontrato tra i Sumeri), il flauto dritto, e forse le lire. A Tell Agrab, poco a Nord del paese di Sumer, verso il 3000 a. C., tre donne suonano degli oggetti circolari, piccoli tamburelli sorretti da una mano e percossi con delle lunghe asticelle piegate alla sommità. I confronti con il XX secolo della nostra era sono facili e fruttuosi. Da Kish in bassa Mesopotamia provengono degli oggetti a percussione, sonagli abbastanza simili a quelli napoletani. In metallo, ricurvi o a forma di S, venivano suonati l'uno contro l'altro. Anche i sistri erano strumenti impiegati nell'accompagnamento di strumenti a corda, erano molto diffusi, da Susa (Elam) fino ad Ur.

Le orchestre potevano essere miste, oppure fatte da soli uomini o da sole donne. Così come per le orchestre anche alcuni strumenti (fiati, clarinetti, cannucce e flauti) potevano essere indifferentemente suonati da uomini o da donne. Altri strumenti, come il liuto, le grandi percussioni e l'arpa orizzontale, erano riservati agli uomini. Sistri e cimbali erano, invece, quasi esclusivamente suonati da donne così come piccoli tamburelli. Risulta comunque chiaro che, in tutta l'area e per tutto il periodo preso in esame, la professione del musicista era considerata più che onorevole. Al punto che in epoca accadica (2350-2200 a. C.) la figlia del re Naram-Sin era una musicista professionista. (p.m.)

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