TAOCINEMA
E'
Ma l'inaugurazione del festival, al teatro greco pieno di gente
in attesa di vedere "Lost Highway" di David Lynch, ha dato il
segno di cosa vuole essere il festival. Cimino ha parlato dei
festival come una liturgia, utile a comprendere i misteri
dell'"invenzione senza futuro" dei Lumiére; "La ragazza del bagno
pubblico", grande film di Skolimovski, è stato presentato come
l'ultima storia d'amore del cinema moderno (è un film del 1970,
quindi il giudizio sulla melassa successiva è veramente
inappellabile), Monica Bellucci ha fornito il suo glamour
asciutto, affascinante e inquietante. Subito dopo, la canzone di
David Bowie che accompagna i titoli di testa di "Lost highway" ha
iniziato a diffondersi nel teatro, e gli spettatori hanno
assistito a un delirio visivo intenso e inimitabile, a un sonoro
straordinario che era perfettamente diffuso in quella cornice
così imponente. E le due coppie di poliziotti che nel film di
Lynch passano il loro tempo a sorvegliare gli strani
comportamenti dei personaggi, senza niente capire ma molto pronti
a reprimere, sembravano riassumere l'inadeguatezza di coloro che
alla fine del film cercavano di ricostruire la trama o di
ripercorrere le scelte di programma. Come il film di Lynch, anche
il festival di Taormina è una scrittura automatica di
surrealistica memoria: e non risulta che nessuno chiedesse a
Bréton il rispetto dei tempi di consegna, era più importante la
profondità e la necessità di quanto scriveva...