CAMBOGIA
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Prima ha tradito i suoi compagni Khmer rossi poi, con la caduta
del Comecon, ha abiurato l'idea comunista, tanto che oggi neppure
i vietnamiti, suoi alleati per quasi due decenni, gli accreditano
fiducia. Hun Sen è la vittima di quel paese che lui stesso ha
portato al caos dopo averlo liberato da Pol Pot. Incapace di
gestirlo, ha dovuto chiamare le Nazioni unite, i cui soldati
hanno permesso che si tenessero libere elezioni - che Hun Sen non
è stato capace di vincere - ma che non sono stati in grado di
istruire la nuova classe dirigente alle regole di un governo non
tanto democratico, quanto illuminato e credibile.
E' in questo che il gabinetto cambogiano, unico al mondo ad avere
tutti gli incarichi sdoppiati, ha fallito miseramente. In
Cambogia non si governa, ci si sgambetta a vicenda. Il 30 marzo,
quando diciannove persone morirono dilaniate da una bomba durante
un comizio del Fronte unito nazionale di Sam Rainsy, Hun Sen,
dopo aver auspicato l'arresto degli attentatori, chiese
l'incarcerazione anche degli organizzatori del comizio perché
favorevoli al Funcipec di Norodom Ranariddh, l'odiato-amato
rivale con cui occupa la poltrona di primo ministro.
Nell'aprile 1978 ad Oslo, Charles Meyer pronunciò un discorso in
cui ammoniva: "Non crediamo alla fama di mitezza che godono i
khmer; appena le circostanze lo permettono liberano un potenziale
di violenza che noi neppure possiamo immaginare". Ancora una
volta la storia si ripete ed oggi la Cambogia si sta preparando
alle elezioni che si terranno nel novembre 1998 senza andar
troppo per il sottile.
Norodom Ranariddh vive oramai 24 ore su 24 asserragliato nella
sua villa-bunker a Phnom Penh, Sam Raisny non è ancora stato
messo fuori gioco perché è troppo popolare tra il popolo; i Khmer
rossi che hanno abbandonato la lotta armata debbono circolare
sotto stretta sorveglianza. La dirigenza della nazione è talmente
coinvolta nella corruzione, nei traffici illeciti, che
abbandonare la scena significherebbe perdere affari di milioni di
dollari, senza valutare la possibilità di essere smascherati. La
crescita economica cambogiana, che il Fmi stima attorno al 6,58%,
è in gran parte finanziata dal traffico della droga, che ha
trovato nelle permeabili frontiere della nazione facili processi
osmotici.
Secondo fonti ufficiali statunitensi, nel solo 1996 la quantità
di stupefacenti transitati in Cambogia è aumentata di dieci volte
rispetto all'anno precedente. Ed il principale trafficante sembra
sia quel Theng Bunma, presidente della Camera del commercio
cambogiana grande amico e finanziatore di Hun Sen che ha occupato
il podio dell'uomo più ricco della nazione ed al quale tutto è
permesso e perdonato. Anche il fatto di sparare contro un aereo
di linea della Royal Air Cambodge perché la compagnia gli aveva
perso il bagaglio.