DROGHE Livia Turco: "Fondi bloccati alla camera"

PIZZO ANNA

DROGHE Livia Turco: "Fondi bloccati alla camera"

ANNA PIZZO - ROMA Segnali ottimi e segnali pessimi sulle droghe. Commentando la decisione della Corte di cassazione che ha stabilito che non costituisce reato neanche acquistare una quantità di droghe per gli amici ottenendone in cambio una parte gratis per sé, il ministro per la solidarietà sociale, Livia Turco, ha detto di essere "molto contenta per la sentenza e molto favorevole. Questa sentenza è importante - ha detto il ministro - perché va nel senso di una giusta depenalizzazione della nostra legislazione. D'altra parte - ha aggiunto - è indubbio che il carcere non ha mai aiutato nessuno a uscire dalla droga".

D'altra parte, la stessa Livia Turco ha segnalato con grande preoccupazione il blocco, in parlamento, della discussione sul disegno di legge di sanatoria degli effetti del decreto legge per il finanziamento degli interventi pubblici e privati sulle tossicodipendenza. Uno dei più incredibili decreti nella storia parlamentare, di cui si perdono le tracce nel tempo, reiterato per ben 23 volte, sembrava aver trovato un suo esito nel disegno di legge del governo firmato, oltreché da Prodi, dai ministri Turco, Bindi, Ciampi e Bassanini. Frutto di un compromesso, il Ddl aveva "sacrificato" la riduzione del danno, considerata troppo concessiva verso chi fa uso di droghe in alcuni ambienti politici (e non solo di opposizione), per facilitarne l'approvazione. Invece, il ministro ha parlato ieri, nel corso di una conferenza stampa, di "dibattito ostruzionistico" e dei gravi danni derivanti dall'attuale blocco.

Infatti, in assenza del decreto o meglio di una legge, non solo si sono bloccati i fondi alle comunità, ma anche il previsto trasferimento del 75% del fondo alle regioni, la valutazione dei progetti presentati e addirittura rischia di andare in economia lo stanziamento già previsto e non ancora erogato per il 1994/95. In realtà, hanno precisato dal ministero, le valutazioni dei progetti da finanziare per il futuro stanno comunque andando avanti "nella illegalità di fatto", ha sottolineato Turco, e già per i 4.500 pubblici è terminata (ne mancano altrettanti delle comunità private). A rispondere dalle accuse di "inadempienza" è però il ministero per la solidarietà sociale: "Abbiamo le mani legate - ha detto Turco - ed è per questo che rivolgiamo un appello alle forze politiche affinché cessi l'ostruzionismo". Una resistenza all'approvazione della legge che non sembra estranea agli indirizzi che il governo deciderà di prendere nel corso della seconda Conferenza sulle droghe. Della quale, finalmente e dopo tanti rinvii, è stata fornita la data certa: dal 13 al 15 marzo a Napoli, alla Mostra d'Oltremare, dal titolo "Contro le droghe, cura la vita". Per la preparazione, suddivisa in 13 gruppi di lavoro, il ministero si è giovato della collaborazione di molti autorevoli addetti ai lavori: tra gli altri, Cancrini, Agnoletto,i sacerdoti Mazzi, Picchi, Albanesi, Grazia Zuffa, l'epidemiologo Perucci e il rappresentante del gruppo Abele Leopoldo Grosso.

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