E bbene sì, lo ammettiamo. Siamo stati dei distratti e degli ingenui. Nell'Italia sommersa del cemento, dai rifiuti, da tangenti e tangenziali e con gli uffici giudiziari oberati dal lavoro e carenti negli organici, non abbiamo avuto l'accortezza di munire la nostra dichiarazione delle spese elettorali della "prescritta formula sacramentale" di cui all'art. 7 comma 6 della legge 515/93. Così la legge sull'atto di contestazione della Corte d'appello di Campobasso, Commissione regionale di garanzia elettorale, rivolta ai due candidati verdi alle elezioni regionali, Piergiorgio Acquistapace e Lucio Brunetti. Complimenti alla suddetta Commissione: a quanto finora ci risulta è l'unica in Italia ad aver rilevato una così grave infrazione, che la legge 515/93, in nome della trasparenza e della moralizzazione, punisce con multa da 10 a 100 milioni di lire. Abbiamo tempo 15 giorni per "presentare memorie e documenti".
Ma qual è questa formula sacramentale? E' la seguente: "Sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero". Pare che solo questa formula garantisca che i verdi non hanno avuto fondi neri e hanno speso per l'intera campagna elettorale solo i circa cinque milioni denunciati. Ma allora la firma in calce a qualsiasi dichiarazione non conta più niente? E per garantire che è vero che io affermo "sul mio onore", devo forse ripetere la formula?
Contestare una infrazione del genere è talmente ridicolo che sembra voluto; sarà un caso, ma la mossa della Corte d'appello arriva proprio mentre i verdi molisani denunciano strani interessi locali. Comunque vada a finire, è un pesante colpo. Già è stato proibitivo affrontare le ultime elezioni. Ora dobbiamo quanto meno perdere tempo prezioso per tutelarci, invece di pensare alla campagna di adesione ai verdi, all'amianto esposto alla stazione Fs di Campobasso, alla mala gestione dei rifiuti, alle tante altre emergenze, illegalità e leggi inapplicate. Sarà sempre più difficile trovare candidati alle prossime scadenze elettorali. Se lo scopo delle riforme elettorali era quello di eliminare le forze che non hanno struttura di partito, ebbene nel Molise lo scopo è stato raggiunto; non siamo in grado di affrontare una simile stupida corsa ad ostacoli. Gli elettori sappiano che la politica nel senso elettorale sarà sempre roba da partiti e da politici di professione.
Altro che scelte dal basso.
Rimane l'altro tipo di politica, quella di movimento. Forse non ci presenteremo alle elezioni, per la gioia del Pds e di tanti altri, ma continueremo a denunciare illegalità, devastazioni, eccessi di zelo, delle Corti d'appello come dei partiti e degli eletti di qualunque schieramento.
A proposito: sul mio onore affermo che le suddette dichiarazioni corrispondono al vero.
Piergiorgio Acquistapace portavoce verdi Molise