CINEMA Monologo del regista da giovane

DE BERNARDI TONINO

CINEMA Monologo del regista da giovane

TONINO DE BERNARDI * - Ed eccomi alla prima sortita pubblica, cioè nel circuito italiano di distribuzione, cioè là dove passano gli altri film, i normali, e cioè i veri film, e il che allora significa che anche il mio è un film normale, cioè un vero film, ed io sono un vero regista, cioè normale, ma allora - mio dio - io che un tempo ero alternativo, io underground, ma allora mi sono venduto, e cioè sono diventato merce, però: se mi sono venduto, dove stanno i soldi? Cioè il ricavato della vendita? E se sono diventato merce, allora dove sta il prezzo di me come merce? Dove è scritto? Su quale cartello? Cioè sì, io so che adesso pagheranno il biglietto per vedere il mio film, ma mi domando che prezzo ho io proprio perché produco merce, ma da nessuna parte ho trovato il prezzo, nessuno mi dice...

Ma poi, mi domando, chi andrà a luglio a vedere il mio film? Cioè le sere di luglio sono belle all'aperto e anche si è già partiti se, per fortuna, si parte... Ma se poi veniva proiettato nel pieno della stagione, chi l'avrebbe visto? Mi chiedo perché non so - e allora è molto meglio adesso? Mi chiedo. Non ci sono spazi, dicono, in altri momenti dell'anno per la distribuzione di un certo cinema... Ma quale "certo" cinema? Che significa? Qual è questo "certo" cinema? ("Certo" non sicuramente nel senso della certezza, perché - nel caso mio - io vago nel mare dell'incerto). Io mi domando.

Infine rovescio la cosa e dico anche: Viva la distribuzione! Perché poteva anche succedere di non trovarne proprio. E allora viva la Mikado Film che distribuisce i miei "Piccoli orrori"! Viva luglio e agosto! E poi sarà contenta di luglio e agosto la Commissione Governativa di Censura che ha vietato il film ai minori di 14 anni, perché troppo "astruso" e perché potrebbe turbare infanti e adolescenti con il suo linguaggio ed io non avevo certo osato pensare di turbare qualcuno, e tantomeno i preadolescenti, che sono stati miei allievi quando ero insegnante di Scuola Media.

Perciò chissà quante anime e corpi ho portato alla perdizione, visto che la Censura di stato ora mi vieta! Lo Stato era quindi inadempiente prima poiché mi ha permesso di insegnare e magari adesso si pente e vuole rimediare e mi toglie la pensione (sì, perché sono un pre-pensionato da tre anni)...

Ohimè: è forse meglio tacere! Forse meglio! Il silenzio. Eco, "Piccoli orrori" vuole anche dare voce al silenzio. Folle, accorrete a vederlo! E' il mio film d'amore e reverenza per le attrici che lo hanno fatto, ed anche per gli attori, e anche per le non-attrici e i non-attori, il film è anche loro, perché senza loro non avrebbe potuto essere, e per i luoghi tutti dove ho girato.

E' anche un film "diverso", ma solo nel senso che vi ho espresso la mia personale individualità, che non è altro poi che un momento di un tutto. E il tutto siamo noi, noi insieme. Ma forse mi sbaglio. E chi siamo noi? Io vi chiedo di essere "noi". Ma che significa? Si può? Mi sono sfuggite alcune parole... Normalmente non oso parlare: una delle ragioni in più per fare film, e cioè graffiti nel buio delle notti d'estate, se si è lontani dalla campagna e da un prato di zanzare...

* filmaker

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