PERCORSI DI LETTURA Dopo il 1989: malattie ricorrenti di un continente

ORSI ALESSANDRA

PERCORSI DI LETTURA Dopo il 1989: malattie ricorrenti di un continente

- AL.O. Sono moltissimi i titoli usciti negli ultimi tempi che riguardano più o meno da vicino le trasformazioni che hanno investito l'Europa dopo il crollo dei regimi dell'est: all'anno scorso risale il ponderoso volume dello storico ungherese Francois Fejtö La fine delle democrazie popolari su "Europa orientale dopo la rivoluzione del 1989" dove ritornano alla luce, in modo diverso, le identità nazionali dei singoli paesi (Mondadori, pp. 542, L. . 55.000). Di stampo più manualistico è invece la Introduzione alla storia dell'Europa orientale di Domenico Caccamo (Nuova Italia scientifica, pp. 174, L. . 24.000) che insiste sulle differenze dovute a diversità di esperienze, storia e cultura più che sul loro carattere etnico o rigidamente geo-politico. Su questo tema è interessante un volume di Times Books (pp. 410, 15.99 sterline), dal titolo Guide to The Peoples of Europe, un'opera enciclopedica di studio sulle nazionalità europee. Sul concetto di Europa a partire dalle sue origini è il bel libro dello storico francese Michel Banniard, La genesi culturale dell'Europa, Laterza , pp. 246, L. . 35.000) mentre una ricostruzione più politica e solo occidentale è quella che viene da William Wallace in Le trasformazioni dell'Europa occidentale, il Mulino, pp. 161, L. . 18.000). Altrettanto occidentale è la ricostruzione della storia della Nato e dei problemi che essa fronteggia nel nuovo ordine, in Solitudine dell'occidente di Alessandro Colombo a cura dell'Istituto di studi di politica internazionale (il Saggiatore, pp. 206, L. . 24.000). Su questi temi vanno ricordati anche due saggi diversi - entrambi usciti nel '94 - ma in un certo modo complementari: Il ritorno di Europa di Hagen Schulze (Donzelli, pp. 46, L. . 12.000) che mette in luce ingenuità e pericoli con cui si è affrontato il concetto di Europa e Geo-filosofia dell'Europa (Adelphi, pp. 170, L. . 28.000) di Massimo Cacciari sulle ricorrenti "malattie" del continente. Per completare il discorso sugli "equivoci" in tema di nazionalismo può essere interessante un'occhiata al saggio del linguista Claude Hagège, Storie e destini delle lingue d'Europa, (La Nuova Italia, pp. 285, L. . 25.000) non destinato ai soli specialisti, che fa anche delle previsioni sulle lingue del futuro, mentre in tema di ordinamenti istituzionali Laterza pubblica ora un volume esaustivo in questo senso, dedicato alle democrazie dell'Europa occidentale, La politica in Europa a cura di Josep M. Colomer (pp. 464, L. . 55.000).

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