Artigiani e commercianti: "Noi facciamo da soli"

BARIGAZZI SILVIA

Artigiani e commercianti: "Noi facciamo da soli"

La Confindustria propone di abolire la pensione di anzianità per gli autonomi: "Pagano contributi troppo bassi"
SILVIA BARIGAZZI - ROMA

R UMORE di sciabole tra parenti. La Confindustria sulla previdenza attacca pesantemente i "cugini" lavoratori autonomi. Nell'incontro di ieri a palazzo Chigi i rappresentanti degli industriali hanno presentato la loro drastica proposta sulle pensioni di anzianità e hanno delineato una cura da cavallo per artigiani e commercianti. "I lavoratori autonomi continuano a lavorare anche dopo la pensione. Poi hanno l'aspettativa di pagare pochi contributi rispetto ai lavoratori dipendenti. Perciò auspichiamo che accettino di abolire la pensione di anzianità per la loro categoria", ha detto il presidente dell'associazione di viale dell'Astronomia Luigi Abete. In ogni caso, sostengono gli industriali, se il pensionamento anticipato venisse mantenuto anche per artigiani e commercianti, l'assegno mensile dovrebbe essere calcolato con il metodo a capitalizzazione: visto che i contributi sono forfettari o decisi autonomamente dalle categorie - questo il ragionamento di Confindustria - il minimo è che prendano quanto hanno effetivamente versato.

Anche il governo e i sindacati sono severi sulle pensioni di anzianità per gli autonomi. Cgil, Cisl e Uil in particolare chiedono che si applichi un criterio di equità in questa parte della riforma: il che significa, in sostanza, fissare un'età minima più alta.

E loro? Gli artigiani che cosa rispondono? Ieri pomeriggio è stato il loro turno a palzzo Chigi: alle cinque e mezza Dini ha incontrato i rappresentanti delle associazioni, come Confcommercio e Confesercenti. Un incontro "interlocutorio", è stato definito dagli interessati con una premessa del presidente del consiglio: "adesso ci sono le elezioni, il sette aprile chiude il parlamento. Quindi noi non vi presentiamo una proposta". Solo una serie di accordi di metodo: la settimana prossima si continuano gli incontri sulla previdenza integrativa. E cosa a cui gli artigiani tengono molto, è stato decisa la costituzione di un altro "tavolo", un tavolo autonomo.

Sul merito, le organizzazioni hanno ribadito le loro posizioni. Innanzitutto un "no" secco alle proposte mattutine della Confindustria, a quell'abolizione della pensione di anzianità per commercianti e artigiani che tanto li fa imbufalire. No anche ai due scaglioni, 53 anni per i dipendenti, 58 per gli autonomi: "Il tetto per le pensioni di anzianità deve essere uguale per tutti".

Uguaglianza su questo fronte, rispetto della "specificità" per tutti gli altri. "Devono tenere conto della nostra particolarità - dicono alla Confesercenti - nel commercio per esempio ci sno 140.000 persone pensionate ma attive, che continuano a lavorare".

E allora? Allora la parola chiave degli autonomi è l'autonomia. Autonomia di gestione del fondo, innanzitutto: "La nostra cassa è in attivo, e lo sarà fino al 2.002. Vogliamo - continuano alla Confesercenti - poterci regolare da soli, tenere noi le leve per mantenerci in equilibrio. Decidendo le aliquote e il rendimento. Stabilendo noi come e quando passare al sistema contributivo".

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it