Il conte bonificato

BARIGAZZI SILVIA

Il conte bonificato

La Banca di Roma racconta cosa intende fare della Banca dell'agricoltura finalmente tolta al conte Auletta Armenise

SILVIA BARIGAZZI


MILANO

N

ATURALE , l'unica possibilit! di salvare la Bna , era da tempo che si diceva ...Non si puA dire che ci sia stata sorpresa n) meraviglia nel mondo finanziario milanese per la seconda maxi-operazione bancaria della stagione '94-95 dopo l'assorbimento del Rolo da parte del Credit, per il rilevamento da mille miliardi da parte della Banca di Roma della Banca nazionale dell'agricoltura del conte Giovanni Auletta Armenise, banchiere per caso. Erano note da tempo infatti, anche se non sono ancora a disposizione le cifre ufficiali, le condizioni difficili della Bna, squilibrata dalle sofferenze (alcune voci, forse eccessive, hanno parlato di duemila miliardi) e da una politica ardita che ha attirato l'attenzione degli ispettori di Bankitalia, in visita quasi permanente da quasi sette mesi, ma interessati alla banca da almeno due anni.

Le intenzioni dei nuovi azionisti di riferimento, della Banca di Roma, che con questa operazione si siede in cima alla classifica delle big bancarie del paese, sono state spiegate ieri dal presidente della Banca di Roma Pellegrino Capaldo e dal direttore generale Cesare Geronzi. L'acquisizione della Bna - attraverso la controllante Bonifiche Siele - comporta infatti alcuni effetti collaterali che forse / utile chiarire. La prima questione riguarda gli altri due soci forti della Bna, a fianco delle Bonifiche Siele: il Credit - entrato nell'88, respinto come scalatore ostile - e la exFedit, ora Sgr, cio/ quel che resta della Federconsorzi. Quelle se le tengono , ha risposto secco con una battuta Capaldo, alludendo appunto alle quote Sgr e Credit. Se lo riterr! opportuno - ha continuato - il Credit potr! aderire all'offerta di pubblico acquisto che sar! lanciata sulle azioni di Bonifiche Siele. Altre quote della Bna non ci h)$îinteressano .

I 1.003 miliardi per l'acquisto della Bna, bisogna ricordare, vanno infatti a finire in parte, quasi la met!, direttamente nelle tasche del conte Auletta Armenise e in parte in un'Opa sulle azioni ordinarie e privilegiate di Bonifiche Siele che partir! dopo l'autorizzazione di Bankitalia che verr! chiesta luned7 dal consiglio di amministrazione della Banca di Roma. Finora / stato comprato il 53 delle azioni ordinarie Bonifiche Siele, la finanziaria che controlla circa il 43 di Bna. Il prezzo dell'acquisto e soprattutto dell'Opa - 36.000 lire per le ordinarie, 7.500 per le risparmio - / un buon prezzo rispetto ai valori di borsa. Non a caso ieri Piazzaffari si / infiammata sulla vicenda, distraendosi dalle perdite della lira: le Bonifiche Siele, dopo aver faticato ad aprire per eccesso di rialzo sono aumentate del 20 a 34.200 lire, mentre sono scese le Bancaroma (meno 8) e le Bna (meno 12 con interruzioni per eccesso di ribasso).

La Banca di Roma, che prevede di chiudere l'anno con un utile di 1.600 miliardi, decider! anche che fare di Interbanca, la banca a medio termine in condominio con Finarte del finanziere Francesco Micheli: la Bna ha la maggioranza delle azioni ordinarie, mentre Micheli ha il piI delle privilegiate. Negli ultimi anni, Interbanca / riuscita a difendersi dalla gestione Bna, ma la situazione era di stallo. Lavoravamo con una mano sola , dicono in Finarte, ieri soddisfatti per il passaggio di propriet!, avendo trovato un interlocutore istituzionale. E' una situazione anomala dichiarano alla banca di Roma. Acquistare il controllo significa per il colosso romano spendere altri 350 miliardi. Forse si trover! una soluzione intermedia: Banca di Roma potrebbe rilevare parte della quota di Micheli, ma affidandogli un incarico operativo.

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