LIBANO/BEIRUT.
Una pagina nera su Instagram su cui scorre una scritta di dolore in bianco: «Siamo ancora sotto shock, preghiamo per le vittime, i dispersi, i feriti. Il museo ha subito danni ingenti, ma il nostro staff è salvo». Poi, seguono i post con le foto del disastro: porte divelte, vetri a terra ovunque, pannelli saltati, danni...