ITALIA/CASTROGNO (TERAMO).
«In sezione non si può massacrare un detenuto, si va sotto. Si è rischiata la rivolta perché c'era il negro che ha visto tutto». La voce è arrabbiata, un interlocutore cerca di difendersi, di spiegare, ma il tono perentorio non ammette repliche. Meno di un minuto di dialogo tra due agenti di polizia penitenziaria, più che sufficiente però...