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  • Autore: EUGENIO RENZI
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VISIONI/APERTURA

Una bellezza contemporanea che disfaceva gli stereotipi

ITALIA/ROMA. Tra la persona e il personaggio c è un legame che è in primo luogo negativo. L attore può interpretare solo quello che non è. E questo perché il suo ruolo non &eg

VISIONI/APERTURA

La Clef, il cinema occupato che resiste

FRANCIA/PARIGI. La prefettura di Parigi ha intimato lo sgombero della sala d essai La Clef che un collettivo di cineasti e cinefili occupa e gestisce dal settembre 2019. Il giorno fissato per lasciare i locali &eg

VISIONI/TAGLIO BASSO

Jean Eustache, un furfante nel mondo piccolo-borghese

FRANCIA. In un comunicato stampa del 19 gennaio che ha rapidamente fatto il giro della rete, la casa di produzione e distribuzione Les Films du Losange ha annunciato di aver acquisito i diritti di tutta l o

VISIONI/TAGLIO MEDIO

Una vita da sogno racchiusa in una scatola

FRANCIA. Le canzoni d amore dicono sempre la verità e più sono stupide, più sono vere. E i film ? Se si volesse applicare ad Aline questo famoso adagio de La femme d à côt&

VISIONI/APERTURA

Le verità nascoste dell’eroe di Farhadi ai tempi dei social

IRAN/FRANCIA. Un uomo agli arresti per un debito non pagato restituisce alla legittima proprietaria una borsa contenente delle monete d’oro trovata per caso ad una fermata dell’autobus. Un fatto di cronaca di minore importanza e che non meriterebbe più di qualche riga delle pagine locali. Come nei racconti dei nostri neorealisti, il...

VISIONI/BREVE

Far niente e far west, critica cinematografica e post punk

ITALIA. Il libro è la biografia di Serge Daney sulla quale lavora il critico francese Emmanuel Burdeau. Confesso di conoscere l'autore da vent'anni, e se mi permetto di segnalare il suo lavoro è perché questa selezione è per sua natura personale. E perché oso sperare che ogni cinefilo interessato alla critica...

VISIONI/APERTURA

Nel bianco e nero dei sentimenti la vita del giovane Luc

ITALIA. Luc (Logan Antuofermo), aspetta un bus alla fermata di una stazione di periferia. Dall’altro lato del marciapiede, c’è una ragazza (Oulaya Amamra). Un breve gioco di sguardi tra i due lo convince ad attraversare la strada, mentre lei quasi incredula lo controlla con la coda dell’occhio. È un incontro. Si...

VISIONI/TAGLIO BASSO

L’incontro fugace di due binari paralleli, la libertà vagheggiata sullo schermo

RUSSIA. Laura (Seidi Haarla), studentessa finlandese di archeologia, accetta la proposta di una sofisticata collega moscovita e decide di partire alla volta della remota regione di Mumarks per osservare dei pietroglifi (disegni simbolici incisi nella pietra). Al momento della partenza, l'amica la pianta in asso. Rimasta sola, Laura deve...

VISIONI/APERTURA

Frammenti di resistenza al cinema in nuove e inattese definizioni

PORTOGALLO/LISBONA. Il festival Doclisboa ha avuto la sua serata conclusiva il 31 ottobre scorso. Il premio della città di Lisbona, attribuito dalla giuria della competizione internazionale, ha laureato il film 918 Gau (918 notti) di Arantza Santesteban. Si tratta di una riflessione della regista basca sulla propria prigionia politica. Nel 2007...

VISIONI/APERTURA

Immagini dalla Russia, l’arte di uscire dalle proprie solitudini

PORTOGALLO/LISBONA. Una delle scelte forti del programma di Doclisboa di quest’anno è stata quella di creare una sorta di micro retrospettiva d’un cineasta giovanissimo e fino a qualche mese fa totalmente sconosciuto. Si chiama Vadim Kostrov, è nato a Niznij Tagil negli Urali. Là dove finisce la Russia europea e comincia la...

VISIONI/APERTURA

Le occasioni perdute di Mikhail negli ultimi giorni dell’Urss

PORTOGALLO/LISBONA. Doclisboa ha i suoi luoghi di proiezione in tutto il centro cittadino. Dalla piccola sala d’art et d’essai L’ideal, nella città vecchia, all’elegante cinema palace Sao Jorge, sull’immenso boulevard de la Liberdade. Senza dimenticare la Cineteca portoghese. Ma il cuore di questo festival di cinema fuori...

VISIONI/APERTURA

I pensieri nascosti della sfinge France tra finzione e realtà

FRANCIA. France è una giornalista televisiva all’americana, di quelle che presentano in studio un programma popolare di attualità; ma che di tanto in tanto vanno anche sul terreno a sporcarsi le mani e i piedi; con il casco in testa e il gilet PRESS, France parte alla ricerca di immagini di guerra... Oppure le rimette in scena....

VISIONI/APERTURA

«Tre piani», destini al crocevia della prossimità e della distanza

ITALIA. Una sera come un'altra in un quartiere borghese di Roma, un giovane alla guida in stato di ebrezza investe una donna che muore in seguito all'urto. La macchina finisce poi nella vetrina dello studio di un professionista. A qualche metro dalla scena, una donna che si sta recando in ospedale per partorire assiste all'incidente. Tutte queste...

VISIONI/INTERVISTA

L’ambiguità del mélo, liberarsi del dolore col piacere delle lacrime

ITALIA/ROMA. Mathieu Amalric è uno degli attori francesi più talentuosi della sua generazione. È suo il volto di uno degli ultimi personaggi che il cinema francese è riuscito a creare: Paul Dedalous in Comment je me suis disputé di Arnauld Desplechin. Negli ultimi vent'anni ha girato con Iosseliani, Spielberg, Wes...

VISIONI/APERTURA

Adieu «Bebel», i mille volti di Jean-Paul Belmondo

FRANCIA. A dare la notizia della morte, è stato il suo avvocato attraverso un comunicato immediatamente diffuso dall’agenzia France-Presse: «negli ultimi tempi era affaticato. Si è spento tranquillamente». Jean-Paul Belmondo nasce a Neuilly-sur-Seine nel 1933, figlio d’uno scultore di origini italiane e di una...

VISIONI/APERTURA

«Dau. Natasha», immersione nell’esperienza del mostro

RUSSIA . Proviamo per un attimo a parlare di Dau, Natasha come se si trattasse di un film come un altro e non del capitolo cinematografico di un'opera titanica, labirintica e in tutti i sensi mostruosa. In una cittadella della ricerca sovietica, sul finire dell'epoca stalinista, una donna di mezza età di nome Natasha lavora alla mensa dove...

VISIONI/APERTURA

Il paradosso di «Drive my car», la dolce scoperta del già noto

FRANCIA/CANNES. Tra i film che hanno riempito lo schermo del Grand Palais Lumière quest’anno, Drive my car è quello che ha messo tutti d'accordo. Per provare a spiegare perché, bisogna in un primo momento esporre il progetto del film rispetto all'ambizione di un melò tradizionale, che è quella di farci sentire...

VISIONI/APERTURA

Mathieu Amalric e il gioco sottile dell’immaginazione

FRANCIA/CANNES. Con un lunghissimo applauso il pubblico ha ricompensato Mathieu Amalric e il cast del suo nuovo film. Serre-moi fort (alla lettera, stringimi forte) è in programma nella sezione « Cannes première», ma non pochi avrebbero voluto che competesse per la palma d’oro. Si tratta di un mélo. E come in Drive...

VISIONI/TAGLIO BASSO

Maschio o femmina: corpi cyberpunk nell’universo horror di Julia Decournau

FRANCIA/CANNES. Julia Decournau è passata rapidamente dall’anonimato alla celebrità quando, cinque anni fa, il suo primo film Grave è stato accolto con entusiasmo alla Semaine de la critique. In rete gira una storia secondo la quale alcuni spettatori, rivoltati dalle scene più crude, avrebbero vomitato in sala. Chi...

VISIONI/TAGLIO BASSO

A Lourdes si può anche cantare, ma non tutto passa

FRANCIA/CANNES. Arnaud e Jean-Marie Larrieu sono due fratelli e cineasti del sud ovest della Francia. Tutto il loro cinema è legato alla regione dei Pirenei. Nel 2009 riuscirono a girare, con un budget dimezzato a metà lavorazione, un progetto molto ambizioso di film apocalittico – genere per lo più riservato alle grandi...

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