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  • Autore: FABRIZIO TONELLO
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LETTERE/OPINIONI

AL CENTRO L'ELETTORE E IL SUO DIRITTO DI ESPRESSIONE

ITALIA. Come se la nostra democrazia non avesse già abbastanza problemi così com'è, si riparla di cambiare la legge elettorale. Peggio ancora, Prodi sembra farne una priorità, ora vuole incontrare Berlusconi per discutere. E, poiché alle disgrazie non c'è mai fine, se ne dibatte con il palese obiettivo di manipolare le scelte degli elettori...

INTERNAZIONALE/TAGLIO BASSO

DOPO ANNI DI BUGIE, LA PRIMA VERITà SULL'AMMINISTRAZIONE PIù CORROTTA

USA/IRAQ. L'amministrazione Bush è in carica da sei anni, un mese e 15 giorni. In questo periodo di tempo ha scatenato una guerra che ha già causato la morte di 3185 giovani americani e il ferimento di altri 23.417, senza contare le centinaia di migliaia di civili iracheni. Almeno dal 2002, ha mentito al popolo americano per 365 giorni all'anno...

PRIMA/FOGLIETTONE

LA LEZIONE DI SCHLESINGER

USA/NEW YORK. Nell'autunno del 1991, dopo la vittoria nella prima guerra del Golfo, la popolarità di George Bush padre era ancora attorno al 70% e nessuno dubitava che l'anno successivo sarebbe stato facilmente rieletto. Per la campagna elettorale del 1992, i democratici stentavano addirittura a trovare candidati che non fossero il progressista, ma...

LETTERE/EDITORIALE

IRAQ: LA SOLUZIONE è «VIETNAMITA»

IRAQ/USA. Nel luglio 1969, Richard Nixon annunciò il suo piano per metter fine alla guerra del Vietnam: sostituire le truppe americane laggiù, circa mezzo milione di uomini, con truppe del regime amico di Van Thieu, assistite da consiglieri, armi e bombardamenti americani. In questo modo si sarebbe potuto continuare la guerra, mantenere la...

INTERNAZIONALE/APERTURA

USA, LA PUNIZIONE DEL GUERRIERO

USA. Le elezioni del 7 novembre confermano una legge bronzea della politica negli Stati uniti: gli americani sono patriottici ma non amano le guerre prolungate. Nel lungo periodo troviamo una divergenza mai pienamente riconciliata tra orientamenti delle élite (espansioniste, cioè disposte a usare la forza militare per difendere i loro...

INTERNAZIONALE/TAGLIO BASSO

SENATO, è QUASI FATTA. IL VERDETTO FRA UN MESE

USA. Il popolo ha parlato, ma la sua voce è giunta con grande fatica nelle aule di Washington. Ad una impopolarità dilangante, i repubblicani hanno risposto con le circoscrizioni disegnate su misura alla Camera e con una valanga di denaro speso in spot televisivi dove i democratici venivano accostati a Bin Laden, a Saddam Hussein e ai...

INTERNAZIONALE/TAGLIO BASSO

COME DOPO IL VIETNAM, SALVO IMPREVISTI

USA. Sulla carta dovrebbe essere un'elezione storica. Simile a quella che nel 1930 annunciò la fine dei Roaring Twenties e l'imminente era Roosevelt. Simile a quella del 1974, quando gli americani, inferociti per il lungo strascico della guerra del Vietnam e indignati per il Watergate, portarono alla camera una maggioranza di democratici mai...

LA PAGINA 3/TAGLIO BASSO

LA DEMOCRAZIA BLOCCATA DEI COLLEGI AMERICANI

USA. Il 7 novembre, negli Stati Uniti si vota per rinnovare tutti i 435 seggi della Camera e 33 dei 100 seggi del Senato. In entrambi i casi si tratta di collegi uninominali, dove chi piglia più voti viene eletto, quindi teoricamente i democratici dovrebbero stravincere: i sondaggi attribuiscono loro oltre 15 punti di vantaggio sui...

LA PAGINA 3/BREVE

GALLUP: LA DESTRA CRISTIANA VOTERà PER I DEMOCRATICI

USA. Il 7 novembre, nel voto per la Camera, i democratici probabilmente toglieranno ai repubblicani la maggioranza che questi hanno mantenuto fin dal 1994. La ragione sta nella crisi del rapporto dei repubblicani con il cuore del proprio elettorato, la cosiddetta destra cristiana, bianchi che sono cristiani evangelici oppure cattolici...

CULTURA/EDITORIALE

I GERARCHI NAZISTI AL FRONTE OCCIDENTALE

GERMANIA/BERLINO. Nel mondo compiutamente orwelliano del Corriere della sera del 12 agosto solo pochi centimetri di piombo, in prima pagina, separavano l'editoralista alla moda che predicava il ritorno alla tortura dallo sprezzante critico di Günter Grass che irrideva alla pretesa di quest'ultimo di esercitare un qualunque magistero morale. In altre...

INTERNAZIONALE/EDITORIALE

QUEL FUORILEGGE DI BUSH, FIRMATO CORTE SUPREMA

AFGHANISTAN/USA/CUBA. Se un tema grave e serio come l'assetto costituzionale degli Stati Uniti d'America potesse essere riassunto in una sola battuta, si potrebbe dire che ieri la Corte Suprema ha detto all'amministrazione Bush: «Ci hai stufato». Il caso in discussione (Hamdan contro Rumsfeld) riguardava addirittura l'autista yemenita di Bin Laden e quindi la...

PRIMA/TAGLIO BASSO

SILVIO, LO STILE DA NO TAX MAN

ITALIA. Diciamocelo, con Silvio non c'è gara. Altro che Bisio: uno che riesce a creare una gag che inizia con No rappresentation e finisce conOmia bela madunina dove lo trovate? Domenica, Silvio stava sul palco di Milano con due caratteristi un po' scialbi come l'Umberto e la Letizia e, zac!, ne ha tirata fuori una delle sue: «C'è una norma che...

IMBROGLIO E PREGIUDIZIO/TAGLIO BASSO

COGLIONI E BIMBI LESSI, LA STRATEGIA HA PRESO LA MANO ALL'INVENTORE

ITALIA. La strategia di questa fase finale della campagna elettorale di Berlusconi appare incoerente e contraddittoria, come se avesse preso la mano ai suoi inventori. La ricetta con cui il leader di Forza Italia contava di rimontare il vantaggio del centrosinistra nei sondaggi era più sofisticata di quanto apparisse. Si trattava, infatti, di...

LETTERE/TAGLIO BASSO

QUELLO CHE CONTA PER VINCERE

ITALIA. E se smettessimo di pensare alle telecamere? Un'ovatta televisiva, un'euforia da semifinale della Coppa dei Campioni, un'ebbrezza da vittoria inevitabile si è impadronita dell'Ulivo. Ancora increduli per la vittoria del «loro» campione, politici e giornalisti del centrosinistra si sentono già con la vittoria elettorale in tasca, si vedono...

POTERI/TAGLIO BASSO

UNA STRATEGIA PER POTER OCCUPARE DI OGNI SPAZIO

ITALIA. La performance del Presidente del Consiglio che se ne va dallo studio di Lucia Annunziata si capisce solo nel contesto della sua strategia di utilizzo dei media, che si basa su due pilastri: in primo luogo esserci, esserci sempre, esserci dappertutto; in secondo luogo, usare la propria presenza in tv per dominare l'agenda dei quotidiani,...

VILLE LUMIÈRE/EDITORIALE

UNA GUERRA A BASSA INTENSITà

FRANCIA/PARIGI. «Solo» 617 auto bruciate, l'altra notte. Ci si abitua a tutto, a quanto pare: a scontri quotidiani, ai cassonetti e alle auto distrutte, anche al coprifuoco resuscitato grazie a una legge del 1955, quando la Quarta repubblica teneva i suoi battaglioni da Algeri fino a Saigon. Sui mass media si parla di guerriglia urbana. Forse...

MONDO/TAGLIO BASSO

SE GEORGE W. SCARICA ROVE E LA MILLER

USA/IRAQ. Per un'astuzia della Storia, vengono in questi giorni al pettine contemporaneamente i nodi relativi a tre scandali apparentemente separati: la bufala, di marca italiana, sugli acquisti di uranio in Niger da parte di Saddam Hussein, gli articoli sul New York Times che riportavano questa falsa notizia e la rivelazione, dell'identità...

IN FONDO ALL'AMERICA/EDITORIALE

USA SENZA PROTEZIONE

USA/NEW ORLEANS. Perché stupirsi se a New Orleans arrivano i paracadutisti della 101 divisione aereotrasportata (quella che atterrò per prima in Normandia nella notte del 6 giugno 1944)? La ragione e abbastanza semplice: la protezione civile americana è sempre stata considerata uno strumento per far fronte alla guerra nucleare e...

LA SCALATA/TAGLIO BASSO

UN'ITALIA DI «FURBETTI» E FIGLIOCCI

ITALIA. Standard & Poor's considera l'Italia più a rischio a causa del deficit dei conti pubblici, che si avvia a toccare quota 5%, ben al di là di quanto consentito dai parametri di Maastricht. Purtroppo, il problema italiano non è quel 5% di spese di troppo bensì in quel 50% di furbetti di troppo che si annidano nella nostra classe dirigente....

INCHIESTA/APERTURA

IL GENOCIDIO ACCETTABILE

GIAPPONE/HIROSHIMA/ NAGASAKI. Lo sterminio di massa, fino al genocidio di altri popoli, è accettabile se compiuto dagli Stati uniti? Come il fantasma di Banco in Macbeth, il dilemma rifiuta di andarsene, riappare periodicamente nella discussione pubblica, dilania le coscienze di molti americani. Esso è stato posto con chiarezza da Robert Gallucci nel suo...

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