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  • Autore: MASSIMILIANO GUARESCHI
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CULTURA/APERTURA

L’interazione aperta fra mappa e territorio

ITALIA/MILANO. La mappa non è il territorio. La formula, attribuibile al linguista polacco Alfred Korzybski, ha avuto indubbia fortuna. Si tratta di un assunto su cui si può facilmente convenire. Tuttavia, fatta salva la non identità fra i due termini, il problema sul quale vale la pena interrogarsi riguarda la loro relazione. A...

CULTURA/APERTURA

False narrazioni sulla città alienata

ITALIA/MILANO. A Milano, fra i grattacieli di Porta nuova, si estende la Bam, acronimo che sta per Biblioteca degli alberi. Si tratta di un’area verde inframezzata da sentieri e striature la cui logica sfugge a chi vi passeggia. Se la si guarda dall’alto, tutto cambia, ed appare un suggestivo gioco lineare e cromatico. Con ogni evidenza, il...

CULTURA/APERTURA

Rivolte, un nuovo vocabolario

USA. Il termine riot si è affermato nel nostro parlato. L’equivalente in italiano ci sarebbe, più di uno, per esempio rivolta o sommossa, e tuttavia il loro uso appare limitato a una dimensione storica, a vicende di un passato preindustriale, tipo il tumulto del pane descritto nei Promessi sposi. Quando in gioco è il...

CULTURA/APERTURA

L’ascesa di «attivista» al posto della parola desueta di «militante»

ITALIA. Chi si è imbattuto in Paolo Fabbri in qualche occasione pubblica non mancherà di ricordare come il suo intervento fosse immancabilmente il più brillante ma anche, e soprattutto, quello che lasciava il segno, su cui si tornava a riflettere anche nei giorni o nei mesi seguenti. Al di sotto della brillantezza stava...

CULTURA/APERTURA

Lo specchio inquieto del campo di battaglia

ITALIA. Stendhal, in La certosa di Parma, proietta Fabrizio del Dongo nel gorgo della battaglia per eccellenza: Waterloo. Tuttavia, al protagonista del romanzo, l’evento nel suo complesso risulta impossibile da cogliere. Il suo punto di vista, a livello del suolo, inevitabilmente periferico, riesce a percepire solo singoli frammenti, per lo...

CULTURA/APERTURA

La costituzione di un vivo collettivo

FRANCIA. Nel 1903, all’École des hautes etudes sociales si tiene un dibattito sullo statuto delle scienze sociali fra Émile Durkheim e Gabriel Tarde. Di quella discussione è rimasto solo un breve resoconto, più qualche testimonianza, fra cui quella del figlio di Tarde, che evidenzia come al di là delle...

CULTURA/APERTURA

Con la militanza delle idee

ITALIA. «Félix è quello che trova i diamanti, io quello che li taglia». Così Gilles Deleuze sintetizzava la cifra della collaborazione con Félix Guattari, che aveva condotto alla stesura di testi divenuti classici della filosofia quali AntiEdipo e Mille piani. Le modalità di lavoro dei due, infatti,...

CULTURA/APERTURA

Weizman, il metodo rigoroso della controinchiesta

ISRAELE. Nel 2007 usciva Hollow Land di Eyal Weizman, tradotto un paio di anni dopo in Italia da Bruno Mondadori con il titolo di Architettura dell’occupazione e oggi riproposto negli «Oscar storia», con un titolo diverso, Spaziocidio. Israele e l’architettura come strumento di controllo (Mondadori, pp. 348, euro 14). Il...

CULTURA/APERTURA

Come smascherare le patologie sociali

FRANCIA. Un titolo che mette insieme socialismo e futuro dell’Europa potrebbe suonare poco appealing, o al massimo avere un fascino vintage. Ben si sarebbe prestato, qualche decennio fa, a campeggiare sulla copertina di uno di quei libri che i leader socialdemocratici mandavano periodicamente in libreria, a supporto delle loro ambizioni...

CULTURA/APERTURA

L’ecologia dei media? Un futuro in fanzine

ITALIA/MILANO. Fra le fermate della metro di Cordusio e Duomo c’è un sottopasso. Quasi nessuno lo utilizza. Lo costeggiano vetrine di negozi sfitti da tempo immemorabile. La spettralità che durante le pandemia ci siamo abituati ad associare agli spazi pubblici apparteneva da tempo a quei corridoi. Tuttavia, in occasione di Book city,...

CULTURA/APERTURA

Conflitti dal transitorio potere costituente

. I greci chiamavano la guerra polemos, che per Eraclito era padre di tutto. Ma utilizzavano anche un altro termine, stasis, quando il conflitto avveniva all’interno della polis, spezzando l’unità della comunità politica. Platone, tuttavia, invitava a riformulare la partizione, riservando il polemos alle guerre che...

CULTURA/APERTURA

L’antropologo che incontrò i pirati

MADAGASCAR. David Graeber è morto qualche mese fa a Venezia, a soli 59 anni. Era senza dubbio una delle voci più originali del pensiero critico contemporaneo, capace di problematizzare i nodi scoperti del presente smarcandosi dalle formule stereotipate del pensiero «radical». Nello scenario della crisi del 2007, il suo...

CULTURA/APERTURA

Bourdieu e quei conti in sospeso con la filosofia

FRANCIA. Pierre Bourdieu potrebbe essere visto come una sorta di «ultimo classico» della sociologia. A suscitare tale impressione, al di là della diffusione e dell’influenza della sua opera, è la cifra del suo approccio, fatto di risoluta rivendicazione dell’appartenenza disciplinare, ambizione alla...

CULTURA/APERTURA

La trappola narrativache dà valore alle merci - «Arricchimento» di Luc Boltanski e Arnaud Esquerre

ITALIA. Luc Boltanski è una delle figure più interessanti della sociologia contemporanea, capace di coniugare il gusto della ricerca empirica con la capacità di proporre nuove griglie analitiche e ipotesi interpretative nella prospettiva di un sapere critico all’altezza delle mutazioni del presente. Allievo di Pierre...

CULTURA/APERTURA

L’Europa sulla cresta della danza elettorale

ITALIA. Le elezioni europee si avvicinano. Si tratta di un appuntamento vissuto dal corpo elettorale con una certa freddezza. Se ne discute, in Italia, ma non solo, come se si trattasse soprattutto di una verifica dei rapporti di forza fra partiti da spendere in chiave nazionale. Ma si dice anche che non sarà come le altre volte, che siamo...

CULTURA/APERTURA

Nella complessa modernità di categorie ambivalenti

ITALIA. «Sovranismo» è una delle parole del momento. Si tratta di un quasi neologismo, rapidamente entrato nell’uso comune, per aderirvi o per prenderne le distanze. Nell’accezione corrente, si riferisce all’auspicio, sul piano politico o teorico, di un ritorno al protagonismo dello stato nazionale al fine di...

CULTURA/APERTURA

Controculture milanesi e mappe dell’underground

ITALIA/MILANO. A Milano, nella primavera del 1967 i redattori di una strana rivista, «Mondo Beat», fingendosi boy scout, affittano un terreno in via Ripamonti, una lunga arteria che, partendo da Porta Vigentina, si perde nelle campagne lombarde, per insediarvi un campeggio dove accogliere «scappati di casa» e giovani desiderosi...

CULTURA/TAGLIO BASSO

Niklas Luhmann, riflessioni sulle pratiche artistiche (e non solo)

GERMANIA. In sociologia, gli approcci sistematici ad alto livello di astrazione non godono oggi di grande fortuna. Così è per il funzionalismo di Talcott Parsons, a lungo codice dominate della disciplina. E lo stesso vale per quello che ne rappresentò, qualche decennio dopo, l’erede teoricamente più ambizioso, la...

CULTURA/APERTURA

Se la narrazione amplificala violenza dell’altro

ITALIA. Alla svolta del millennio la parola d’ordine era globalizzazione. Chi ne magnificava i destini, chi rimpiangeva le rassicuranti striature del tempo andato, chi ancora rilevava come la realtà contraddicesse gli assunti della retorica di uno spazio aperto in cui tutto circolava liberamente. L’11 settembre 2001 apriva una...

CULTURA/APERTURA

Quando l’immagine è indistruttibile

USA. Tornato dal Sinai, Mosè intimò la distruzione del vitello d’oro. L’obiettivo era quello di scongiurare ogni idolatria, ogni culto delle immagini. Paradossalmente, tuttavia, proprio quell’ordine, tramandato nella sua imperiosità dal testo biblico, si è fatto garante della preservazione di...

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