Risultati per:

  • Autore: LUIGI ABIUSI
Modifica ricerca

VISIONI/APERTURA

L’intimità del tempo e l’esistenza umana nei rami di un frutteto

TUNISIA . Dall'alba al tramonto - in una luce colta nel suo stadio di tenuità -, e alla fine dell'estate, la tipica malinconia che ti prende in quel periodo dell'anno: l'afa già attutita da una qualche folata; il futuro incerto, traguardato in quel che resta del giorno; il residuo stillicidio degli amori. È lo scenario in cui...

VISIONI/TAGLIO MEDIO

«Liverpool», il vagabondare metafisico di Lisandro Alonso

ITALIA. Probabilmente il piano sequenza più bello del cinema di Lisandro Alonso, e uno dei più importanti nella storia del cinema recente: in Liverpool (2008), il protagonista, Farrel, laconico e in preda a un'inerzia trasparente, come soporifera (dell'immagine, l'immagine di lui fagocitata da questo tempo materiale e diafano che si...

VISIONI/APERTURA

«Black Fears Matter», l’horror contestatario di Jordan Peele

USA. A svelare l'importanza dell'ascesa di Jordan Peele nel panorama cinematografico contemporaneo – al di là del semplice precipitato spettacolare, anzi, si direbbe, in opposizione a questa sovraesposizione di cose e corpi alla luce scialitica del liberismo bianco ancora in vena di razzismi – arriva il libro Black Fears...

VISIONI/INTERVISTA

«Il mio cinema astratto per cogliere il sacro nel rituale di un club»

ITALIA/BARI. Cinema di spazi, rarefatti, sfuggenti a certa prerogativa definitoria del logos (direbbe Cortázar: non casualmente viene in mente lui e quel libro combinatorio, cangiante che è Rayuela), e invece aperti allo sguardo errante, sonnambolico – pronto a equivocare le coordinate di stazio e di tempo, proprio come quando ci...

VISIONI/APERTURA

Nei chiaroscuri del mondo le favole nere di Béla Tarr

ITALIA/BARI. Il simbolo di una generazione (ma anche a prescindere dalle generazioni), di iniziati che s’addentravano nei cunicoli infiniti, nelle gallerie illuminate dal tubo catodico nei primi anni Novanta, proprio come un Videodrome: una resa, una pianificata, pacificata resa nel ventre dell’immagine, che fosse cinematografica o...

VISIONI/TAGLIO BASSO

«La memoria del mondo», il moto delle immagini sommerse nella bruma

ITALIA/BARI. Tra i registi più coerenti, anche ostinati, nel panorama cinematografico italiano – oltre che appartati, sperimentatori intorno alle figure, soprattutto le figure umane: uno dei motivi, forse, per cui piaceva molto a Bernardo Bertolucci –, Mirko Locatelli è ormai al suo quarto film, La memoria del mondo, opera...

VISIONI/APERTURA

L’inquieta immagine contemplativa di Antonio Capuano

ITALIA. Anche solo soffermandosi su due tra i suoi ultimi film, Bagnoli Jungle e Il buco in testa, sul loro precipitato estetico – una densità dell'immagine, proprio dell'aria che vi si respira; brulicame di nuvole e cieli slavati, a cavallo di Rossellini e Pasolini; epifanie o vere e proprie ierofanie per quanto pagane – ci si...

VISIONI/APERTURA

«Prima che tutto torni buio», la meraviglia del cinema nella parola

ITALIA. È ragionevole credere che il cammino compiuto dallo spettatore, o dal lettore, oppure, ancora, dall'ascoltatore - alla fine, dal soggetto che dispone delle proprie capacità percettive -; l'itinerario che l'essere in balia delle sue percezioni compie in rapporto con l'opera, è cosa essenziale per la sussistenza...

VISIONI/TAGLIO MEDIO

Errando nel cosmo tra classici e psichedelia

ITALIA. I film, i libri, i dischi, ecc., non come fine, il che sarebbe mero feticcio, semplice collezionismo (scrive Benzoni: «Libri giornali riviste dischi caramelle:/ è la mia solitudine»); ma come strumento per affrontare il nuovo anno, un altro anno di questa assurda Storia; bussola per orientarsi in assenza di senso, in...

VISIONI/APERTURA

«Monica», il cammino per riconoscersi in un’immagine nuova

ITALIA. Una pittura in 4:3 o in ancora meno spazio, la ratio, qualcosa che oblungo richiama la tela, proprio la pasta vischiosa dei colori spicciata dalla spatola sulla superficie ruvida, un che di pelle graffiata, al limite esulcerata; e nelle zone d'ombra, nelle sequenze silenziate dalla penombra, il senso caravaggesco del buio, dell'abisso da...

VISIONI/TAGLIO BASSO

Scenari di intrepida giovinezza al Torino Film Festival

ITALIA/TORINO. Ritratto crudele (ed estatico) della giovinezza – l'ambage del sesso; il vedere venire la morte; il velo di lacrime, il tentativo di frapporre qualcosa, mettere uno sbarramento tra gli occhi e questo vedere venire; l'insostenibile enigma dell'amore – che corona nelle Notti selvagge di Cyril Collard (film davvero selvaggio,...

VISIONI/TAGLIO BASSO

«La memoria del mondo», spazi sommersi nelle forme fantasmatiche del quadro

ITALIA/TORINO. Un mondo riemerso, ancora fradicio, grondante – rivoli, gore, ampie pozzanghere nella plaga sabbiosa, tra i ruderi vegetativi –; mondo sonante d’archi – pieni di umori, di un che di ventoso, di febbrile, tutt’uno con l’aria igroscopica –, evocato, tratto non solo dagli spazi sommersi, ma anche dai...

VISIONI/TAGLIO BASSO

«La lunga corsa», postmoderna favola carceraria

ITALIA/TORINO. Capita spesso che un film, a dispetto della propria natura visuale, si regga tutto su forze invisibili, latenti, su correnti d'aria che percorrono in lungo e in largo gli interstizi tra una scena e l'altra, tra un luogo e l'altro, predisponendo l'incarnazione e la fuga delle immagini – una libertà del segno cinematografico...

VISIONI/APERTURA

«Notte fantasma», solitudini svelate per le strade di Roma

ITALIA/ROMA. Film ontologico, Notte fantasma di Fulvio Risuleo, se non fosse che si è portati a considerare il cinema, tutto il cinema, già di per sé come ontologia, dimensione veritativa, o come direbbe Pasolini, «lingua scritta della realtà». Insomma è l'origine cinematografica del mondo: la...

VISIONI/TAGLIO BASSO

Sulle navi dei migranti con Antonio Dambrosio

ITALIA. Ulteriore esempio in cui l’opera, quand’è opera, intervento sul divenire e non cosa esornativa, si insinua per sua naturale inclinazione nelle ramificazioni della storia facendone fiorire i rampolli, emergere giunchiglie in preda a fotosintesi, o d’altra parte mostrando impietosamente sezioni cancerose, malerbe,...

VISIONI/APERTURA

«Prisma», educazione all’alterità adolescente per il divenire dell’io

ITALIA. È evidente come negli ultimi due o tre anni, dalla comparsa del Covid fino alla guerra in Ucraina, il senso profondo del contemporaneo – l'intrico di meccanismi, interconnessioni, di reazioni a catena che scandiscono i fenomeni – sia diventato così lampante, anche così schematico, sinottico, da risultare...

VISIONI/TAGLIO MEDIO

Psichedelico e distopico il viaggio dei Black Angels

. Pensando alle virate di alcuni dei principali gruppi del rock psichedelico contemporaneo verso stadi elettronici, rif sintetizzati, bassi fraseggi in ripetizione con la catàbasi di gran casse – almeno i Moon duo di Stars Are The Light e i King Gizzard di Butterfly 3000 o, ancora, qualche anno fa, Current dei Tame Impala che...

VISIONI/APERTURA

Fierezza di genere nella giocosa favolaseria di Amirpour

ITALIA. Era stata la colonna sonora più bella della Mostra di Venezia 2021 – per lo più giri notturni, ebbri, di basso elettrico, di drum-machine, casse spezzate, ammiccanti a passi, a plastiche anni Ottanta e Novanta, motivi sintetici, come feticci sonori, a tramare con le insegne al neon dei fast food – quella di Mona...

VISIONI/APERTURA

Spaesante libertà nel Gargano soffocato dalla vendetta

ITALIA. Un film come Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa, in sala in questi giorni – al di là della vicenda, degli avvicendamenti: un morto dopo l’altro; e lei, Maddalena (Elodie), bellezza ctonia, gotica, libera (anche di farti sprofondare irrimediabilmente nel baratro, nella malia del suo sguardo), da una famiglia...

VISIONI/TAGLIO BASSO

Al ritmo di JLG, nei falsi raccordi tra i linguaggi

FRANCIA. Sin da principio, arrivando alle ultime cose, fino all'addio al «langage» di Godard – e il termine «cosa» non è casuale, essendo il suo cinema una ricomposizione (estetica: una cosa dell'arte, anzi una cosa del segno, una corsa di segni), interpretazione dei tanti, innumerevoli strati dell'immanenza,...

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it