Risultati per:

  • Autore: LUCA MOSSO
Modifica ricerca

VISIONI/TAGLIO MEDIO

Tra sottomissione e piacere il maschile messo alla berlina

FRANCIA/CANNES. Se in Io e Annie Carol Kane dichiarava convinta: «adoro essere ridotta a uno stereotipo culturale», a 45 anni di distanza Joanna Arnow, filmmaker newyorkese che di Allen potrebbe essere figlia, adora essere ridotta a una categoria di PornHub. Con i suoi uomini lei, o meglio il personaggio che interpreta con adesione...

VISIONI/APERTURA

«Ashkal», fra misteri e delitti nella Tunisia post-Ben Ali

FRANCIA/CANNES. Ashkal del tunisino Youssef Chebbi, presentato giovedì alla Quinzaine des Réalisateurs, è un film che si afferma innanzitutto grazie alla forza delle sue immagini, prima chiare e geometriche e poi via via più misteriose fino all’inquietante esplosione finale. Fin dal primo momento, quando i poliziotti...

VISIONI/TAGLIO BASSO

«Dodo», surreale metafora d’Europa

FRANCIA/CANNES. Il Dodo del titolo è un volatile dell'isola di Mauritius estinto oltre secoli fa e presenza ricorrente nella letteratura inglese da Twain a Lewis Carroll (che in Alice vi nasconde la caricatura di se stesso), compare a metà del film del greco Panos H. Koutras. La sua funzione, al di là della sua surreale evidenza,...

VISIONI/TAGLIO BASSO

«L’Envol», trascinati in alto da una sensuale libertà

FRANCIA/CANNES. È un Pietro Marcello libero da automatismi stilistici e necessità dimostrative quello che porta alla Quinzaine di Cannes il suo film più bello. Realizzato in Francia, parlato in francese e prodotto all’interno di un sistema cinematografico organizzato in modo diverso dal nostro, L’envol è un film di...

VISIONI/APERTURA

A «Rimini» d’inverno, la ballata amara di Richie Bravo

GERMANIA/BERLINO. Rimini, d’inverno, può essere grigia di nebbia. E può capitare che ci nevichi pure. Nel 2018 cadeva la più abbondante nevicata degli ultimi anni e Ulrich Seidl, che solo qualche mese prima aveva rimandato a casa la troupe, non si lascia sfuggire l’occasione e di corsa riorganizza il set di Rimini. Le sorti...

VISIONI/APERTURA

«L’événement», irriducibilità corporea del conflitto

ITALIA/VENEZIA. Anne studia, va alle feste, ha qualcuno che potrebbe diventare un fidanzato, con le amiche parla di Sartre nel modo in cui se ne parla al liceo: tutto abbastanza normale, soprattutto se si pensa che la storia è ambientata nella provincia francese del 1963. Eppure, fin dall’inizio, è impossibile non notare qualcosa di...

VISIONI/TAGLIO BASSO

Ribelli e visionari, storie di vite adolescenti nel tempo lento della Laguna

ITALIA/VENEZIA. Daniele ha schiena piegata e la zappa in mano, ma la sua attenzione è altrove. Il vecchio gli spiega come sradicare le piante con un colpo secco, ma è come parlare al vento: basta il suono lontano ma inconfondibile del fuoribordo preparato per farlo voltare. L’unica cosa ora, è ammirare il barchino che ancheggia...

VISIONI/TAGLIO BASSO

Space Expores: The ISS Exprience. Un tuffo nella realtà virtuale

SVIZZERA/LOCARNO. La realtà virtuale avanza e anche Locarno fa un timido passo verso quella che da tempo si annuncia come una delle più promettenti frontiere dell’immagine in movimento. In collaborazione con Geneva International Film Festival, per tutta la durata del festival è stato offerto il programma Space Exploreres: The ISS...

VISIONI/BALCONE

«Revolution of Our Times», una storia dei movimenti di Hong Kong

HONG KONG/CINA/CANNES. Presentato a sorpresa l’ultimo giorno del festival per minimizzare il rischio di ritorsioni diplomatiche, Revolution of Our Times è un documentario militante che ricostruisce le vicende del 2019 a Hong Kong, quando una proposta di legge sull’estradizione di latitanti verso la Cina continentale viene considerata una...

VISIONI/APERTURA

Payal Kapadia, fantasmi privati intrecciati alla politica

FRANCIA/CANNES. Il festival si avvia alla conclusione, ma non è detto che i film lasciati in fondo alla programmazione siano i meno voluti. Paolo Moretti, delegato generale della Quinzaine des Réalisateurs, chiede al pubblico una particolare attenzione per A Night Of Knowing Nothing della giovane regista indiana Payal Kapadia: sembra...

VISIONI/APERTURA

Il buio oltre il filo spinato, dove le scelte sono obbligate

FRANCIA/CANNES. «Soldi! Ancora soldi o vi rimandiamo indietro!» urlano gli uomini armati. Qualcuno protesta, altri sono rassegnati. «Ancora tre ore di marcia» rispondono, contando in fretta il denaro. Lungo il confine turco-bulgaro, di notte, dove la polizia non vede, uomini e donne irachene cercano di entrare clandestinamente in...

VISIONI/APERTURA

«A Hero», un eroe per caso tra verità e menzogna

FRANCIA/CANNES. Dopo la parentesi spagnola di Tutti lo sanno con i divi Javier Bardem e Penelope Cruz, Farhadi torna ai tormenti morali ambientati nella piccola borghesia iraniana che lo hanno fatto conoscere nove anni fa con Una separazione. Al centro della storia c’è un quarantenne di bell’aspetto (Amir Jadidi) con uno strano sorriso...

VISIONI/APERTURA

La difficoltà a dire noi. Nell’Italia di oggi i giovani di «Futura»

FRANCIA/CANNES. «Voglio fare il criminologo!» afferma con la sicurezza di chi non ne ha mai incontrato uno, il ragazzo intervistato in primo piano. Un altro immagina una grande riforma fiscale che possa restituire se non il futuro almeno qualche modesta sicurezza previdenziale. Al classico Manzoni di Milano i figli della borghesia...

VISIONI/TAGLIO BASSO

Ritratto d’artista nella Germania postbellica fino alla caduta del muro

GERMANIA. Dopo il pasticcio internazionale di The Tourist, Florian Henckel von Donnersmarck torna nella Germania post bellica dove ambienta un ritratto d’artista da giovane con segreto inconfessabile che vorrebbe rinnovare i successi, invero eccessivi, dell’esordio di Le vite degli altri. Con una narrazione che si sviluppa...

VISIONI/TAGLIO BASSO

L’identità «smarrita» nella Germania post bellica

ITALIA/VENEZIA. Dopo il pasticcio internazionale di The Tourist, Florian Henckel von Donnersmarck torna nella Germania post bellica dove ambienta un ritratto d’artista da giovane con segreto inconfessabile che vorrebbe rinnovare i successi, invero eccessivi, dell’esordio di Le vite degli altri. Con una narrazione che si sviluppa...

VISIONI/TAGLIO BASSO

«Aquarela», la narrazione del mondo nella forma dell’acqua

ITALIA/VENEZIA. Una superficie monocromatica e frastagliata riempie lo schermo. Una lenta carrellata a destra non mostra altro che identiche corrugazioni. E quando la musica esplode nella colonna sonora viene il sospetto che il regista stia giocando con lo spettatore. Nascondere qualcosa di evidente è da sempre il divertimento preferito di Victor...

VISIONI/APERTURA

«Troppa Grazia», l’irruzione del sacro nell’esistenza

FRANCIA/CANNES. Lucia (Alba Rohrwacher) è geometra. Durante un rilevamento catastale alza l’occhio dal distanziometro e vede una donna con un velo sul capo che le si rivolge in una lingua incomprensibile. Pensa sia una rifugiata e non le fa troppo caso, ma la stranezza della situazione è chiara anche a chi non riconosce...

VISIONI/TAGLIO BASSO

Serbia 1999, sotto il bombardamento la metafora sulla transizione jugoslava

FRANCIA/CANNES. LUCA MOSSO Cannes II[INIZIO]Un ragazzo con in mano una bomboletta esce dal ristorante dove si celebra un rumoroso matrimonio. Con gli amici si diverte a usare lo spray come un lanciafiamme, poi si stacca da loro e si ferma sul bordo di una scarpata. La macchina da presa lo inquadra di profilo prima di indugiare in una lenta panoramica...

VISIONI/TAGLIO BASSO

«The Harvesters», tra adolescenze inquiete e identità sessuali i conflitti del Sudafrica

FRANCIA/CANNES/SUDAFRICA. Una famiglia afrikaner devota e rigida, la natura severa del Sudafrica interno, due ragazzini che si contendono l’affetto della madre e i confort della casa: Etienne Kallos punta su ingredienti collaudati per il suo Die Stropers – The Harvesters, presentato ieri all’interno della sezione Un certain regard....

VISIONI/TAGLIO BASSO

Racconto dell’Italia nella trama in filigrana di un amore

ITALIA. Ermanno Olmi, è stato il regista che meglio ha raccontato la trasformazione dell’Italia in moderno paese industriale. Tutti i film realizzati dal 1959 al 1974 – con la significativa eccezione di E venne un uomo – sono ambientati nei luoghi del lavoro. La diga di Il tempo si è fermato, gli uffici di Il...

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it