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  • Autore: GIUSEPPE GARIAZZO
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VISIONI/APERTURA

Immagini d’Etiopia al Trento Film Festival, per riscrivere i confini

ETIOPIA/ITALIA/TRENTO. È stata l’Etiopia la protagonista della sezione «Destinazione» del Trento Film Festival. La settantunesima edizione della storica manifestazione cinematografica e non solo, votata a portare in primo piano la montagna attraverso una sua rappresentazione sempre più vasta e plurale - terminerà questa...

VISIONI/APERTURA

La vitalità del margine, «piccole lingue» al Bolzano Film Festival

ITALIA/BOLZANO. Non poteva che nascere a Bolzano - trentasei anni fa, e quest’anno, con la nuova direzione di Vincenzo Bugno, reinventarsi, ampliarsi, contaminarsi oltre le aree geografiche centro-europee di lingua tedesca, aprirsi alla moltitudine delle numerose «piccole lingue» dell’Europa e degli altri continenti - un festival...

VISIONI/TAGLIO BASSO

«Sventura», erranze oltre il tempo intorno alla memoria della laguna veneziana

ITALIA/VENEZIA. Ritorno a Venezia Salva, dieci anni dopo. Serena Nono, regista e pittrice veneziana, ri-prende il suo film del 2013, lo ri-guarda, scompone e ri-compone in dialogo con un suo «seguito» oggi. Ovvero, immaginare un nuovo capitolo per uno dei personaggi di quel testo. In Venezia Salva eravamo nella città lagunare nel 1618....

VISIONI/APERTURA

La famiglia e il potere dall’origine del tempo al presente in Iran

IRAN. Opera terza del cineasta iraniano Saeed Roustaee (dopo Life and a Day, del 2015, e Just 6.5, del 2019), Leila e i suoi fratelli (in sala da oggi dopo essere stato in concorso al festival di Cannes dell’anno scorso) nella sua durata di quasi tre ore è un avvolgente e stratificato ritratto familiare che, scena dopo scena e con...

VISIONI/TAGLIO BASSO

L’ossessione e l’imprevisto nelle strade di Budapest

UNGHERIA . Un tempo e uno spazio sospesi vibrano al centro, alle periferie, negli interstizi di ogni inquadratura di Preparativi per stare insieme per un periodo indefinito di tempo. In un tempo e uno spazio sospesi e plurali è avvolta, circondata, «premuta» l’esistenza di Márta, la protagonista del secondo...

VISIONI/APERTURA

Safi Faye, lo sguardo ribelle per narrare l’Africa al femminile

SENEGAL/DAKAR. Con la scomparsa a settantanove anni di Safi Faye se ne va un altro pezzo di cinema storico delle Afriche, quel cinema che dagli albori degli anni Sessanta aveva scritto in prima persona la narrazione di un continente, liberandosi dal peso delle colonizzazioni per restituire in soggettiva, dai propri punti di vista, con linguaggio...

VISIONI/TAGLIO BASSO

«Parlate a bassa voce», l’Albania alla prova della storia

ITALIA. Ritorno in Albania, all’Albania. Trent’anni dopo quel decennio, gli anni Novanta, che segnò la fine della dittatura e un difficile passaggio alla democrazia. Ieri e oggi, e viceversa, si intrecciano, sovrappongono, liberano memorie, in Parlate a bassa voce di Esmeralda Calabria (da oggi in sala). Ritratto di chi allora...

VISIONI/APERTURA

«La legge», una sfida alla visione per cercare un altro punto di vista

ITALIA. Ci sono le parole e ci sono le immagini. Un flusso di parole, incalzante. Parole pronunciate con toni mai neutri, che interpretano il testo o, meglio, ogni voce, femminile o maschile, un estratto di esso, un capitolo o, trattandosi della Costituzione italiana, un articolo. E un flusso di immagini, più pacato, tranne quelle...

VISIONI/TAGLIO BASSO

Il sogno di sorprenderci, come ogni istante della vita

ITALIA. Che il cinema sappia ancora e sempre sorprenderci, che sia fonte di visioni e ri-visioni (mai identiche alle precedenti - come qualsiasi istante delle nostre vite), che ci porti in territori inesplorati o da ri-esplorare con intatto, nel suo già essere «naturalmente» contaminato, stupore. E allora ecco un film che,...

VISIONI/TAGLIO BASSO

«Il naso», animazione, grottesco, e memorie per una fantasia sul potere

ITALIA. Quando il cinema, in questo caso quello russo, intreccia pensieri, progetti e visioni utilizzando con sentimento sperimentale l’animazione per elaborare una riflessione sul Potere nel corso del tempo e delle epoche attraversando la Storia, anzi le Storie, del Novecento. A breve distanza, due cineasti russi di immenso talento e fuori...

VISIONI/INTERVISTA

Le memorie sono le biblioteche del mondo, il mio cinema nasce lì

SVIZZERA/ITALIA/TORINO. Ha iniziato a fare cinema negli anni Sessanta: corto e mediometraggi di finzione e documentari, tra cui uno sulle prigioni, Rondo (1968), proibito in Svizzera fino al 1976. Poi, nel 1974, l’esordio nel lungometraggio con Fluchtgefahr, ancora a tematica carceraria. Per giungere nel 1981 alla realizzazione di La barca è piena,...

VISIONI/APERTURA

Esodi e leggende fuori dal tempo per inventare un paesaggio di cinema

ITALIA. È un gran bel regalo di Natale poter tornare a vedere uno dei film più originali, densi, luminosi partoriti dal cinema italiano negli anni conclusivi del secolo scorso (e non solo). Si tratta di Giro di lune tra terra e mare (disponibile nella sua versione integrale sulla piattaforma Mubi) che Giuseppe M. Gaudino...

VISIONI/TAGLIO BASSO

«Silent Night», dopo l’ultima cena di Natale va in scena l’apocalisse umana

ITALIA/MILANO. Potrebbe essere una cena di Natale come tante altre. Una coppia sposata e con tre figli si prepara per attendere l’arrivo, nella loro villa con giardino nella campagna inglese, di altre coppie. Donne e uomini che hanno superato i trent’anni e che da giovani erano stati compagni di scuola (come si vede anche da una foto di...

VISIONI/TAGLIO BASSO

Sovvertendo la propaganda israealiana con l’occhio filmico di Kamal Aljafari

ITALIA/MILANO. Kamal Aljafari continua il suo lavoro di scavo nella memoria palestinese e israeliana confermandosi come una delle voci più radicali del cinema contemporaneo. Paradiso, XXXI, 108 (che fa riferimento alla Commedia di Dante Alighieri) è il nuovo tassello di una ricerca portata avanti da quasi vent’anni e di una...

VISIONI/APERTURA

Sarajevo trent’anni dopo, la vita e l’assedio alla prova del tempo

ITALIA/MILANO/SARAJEVO . Cosa significa ricordare e cosa e come ricordiamo o dimentichiamo? Sta in questa domanda, in questo interrogarsi - e nel porsi riflessioni sul senso del filmare e su come esso sia cambiato nel tempo con l’avvento di tecnologie che hanno reso bulimico quell’atto, in precedenza compiuto scegliendo parsimoniosamente che cosa...

VISIONI/APERTURA

Una casa possibile dal territorio al fotogramma

ITALIA/MILANO. A Taranto c’è un fiume, di nome Tara, che scorre nella periferia della città tra la folta vegetazione, melmoso, quasi nascosto, oltre le strade, ma conosciuto e amato da chi l’ha frequentato e continua a frequentarlo nonostante la cattiva condizione delle sue acque inquinate i cui valori sono fuori dalle norme. A...

VISIONI/APERTURA

La distruzione di ieri urla nelle immagini contro le guerre di oggi

EUROPA/UCRAINA. Ci sono solo immagini d’archivio, provenienti da varie fonti, in The Natural History of Destruction di Sergei Loznitsa, un lavoro di cristallina potenza che guarda al passato, alla seconda guerra mondiale, per parlare del presente, di altre guerre, di altre distruzioni che possiedono nomi, cognomi, luoghi, ma che al tempo stesso si...

VISIONI/APERTURA

Filmmaker, il piacere di farsi sorprendere dal cinema e dal mondo

ITALIA/MILANO. Ci saranno cineasti che hanno scritto pagine indelebili del cinema degli ultimi decenni contribuendo a rendere moderne le cinematografie dei loro paesi e, più ampiamente, a sabotare le convenzioni del linguaggio con le loro opere di radicale potenza sovversiva. Ci saranno autori che in questi anni stanno elaborando un personale...

VISIONI/TAGLIO BASSO

«Soleil Ô», gli effetti del colonialismo e l’indignazione di un africano in Francia

FRANCIA/AFRICA . L’urlo della terra, di un continente intero, batte incessante nelle immagini in bianconero di Soleil Ô, folgorante opera di militanza estetica e politica che segnò l’esordio nel lungometraggio di Med Hondo alla fine degli anni Sessanta. Nato in Mauritania nel 1936 (muore a Parigi nel 2019), Hondo per molto tempo...

VISIONI/APERTURA

«Santa Lucia», ritorno a casa tra gli amati fantasmi del cuore

ITALIA. «Non posso avere paura di casa mia», dice Roberto, voce fuori campo, alla moglie argentina appena dopo avere ricevuto una telefonata dall’Italia che lo informa della morte della madre. Lontano da Napoli da quarant’anni - trascorsi a Buenos Aires, dove si è sposato, è diventato padre di due figlie e...

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