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  • Autore: GIULIANA SGRENA
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COMMENTO

Il premio negato e la miopia dell’Occidente

ISRAELE/GAZA/GERMANIA/FRANCOFORTE . Pace. Mai come in questo momento penso che la parola sia priva di significato o che sia difficile riempirla di contenuti, anzi sia sinonimo di impotenza. Guardate la decisione della Fiera di Francoforte.La decisione della Fiera di Francoforte di sospendere (fino alla fine della guerra?!) il premio all’autrice palestinese Adania...

INTERNAZIONALE/APERTURA

Libertà per Ocalan, la soluzione curda. Ma l’Europa è sorda

EUROPA/STRASBURGO. Arrivando in rue la Braque un colpo d’occhio: la strada è interamente occupata da bandiere gialle con il ritratto di Abdullah Ocalan sventolate da mille curdi arrivati da tutta Europa. Siamo a Strasburgo dove martedì è iniziata una tre giorni del popolo curdo. Ogni anno i curdi si danno appuntamento qui per far...

INTERNAZIONALE/APERTURA

L’ultimo arbitrio di Saied nella Tunisia «paese sicuro»

TUNISIA/ISRAELE/TERRITORI . L’escalation della violenza in Medio oriente occupa in Tunisia la prime pagine dei giornali e il dibattito politico con il sostegno pressoché unanime all’attacco di Hamas a Israele.SENZA MEZZI TERMINI il comunicato della presidenza: la Tunisia esprime il suo sostegno totale e incondizionato al popolo palestinese...

COMMUNITY/COMMENTO

Sotto l’"abaya" non c’è nessuna libertà

FRANCIA. In tutti i paesi musulmani che ho visitato non ho mai visto una studentessa andare a scuola con l’abaya (abito lungo che copre tutto il corpo e che spesso comprende anche il capo). Finora non ho visitato l’Arabia saudita - paese originario delle restrizioni più rigide per le donne - ma, proprio lì, l’abaya...

COMMENTO

Dalla solidarietà al razzismo, Saied gendarme della Ue

TUNISIA. La Tunisia non è nuova all’emergenza profughi, ma ben diversa è l’accoglienza. Nel marzo del 2011 colonne interminabili di uomini (soprattutto maschi) erano in fuga dalla Libia.Dopo l’inizio degli scontri che misero fine al regime di Gheddafi attraversarono la frontiera con la Tunisia a Ras Jdir. Non erano...

CULTURA/INTERVISTA

Ghafari, «gli accordi di Doha hanno svenduto sogni, vite e futuro degli afghani»

AFGHANISTAN. Restare rischiando la vita o scegliere la via dell’esilio? Questa la drammatica scelta cui si sono trovati di fronte molti afghani, soprattutto donne, dopo il ritorno al potere dei taleban, nell’agosto 2021. Fuggire è stato possibile per chi aveva contatti in occidente ed erano soprattutto donne conosciute per il loro...

COMMENTO

Le responsabilità del governo Meloni nella crisi tunisina

TUNISIA/ITALIA . L’associazione sportiva di Ghardimaou è stata sciolta dalla Lega calcio di Bizerta non per sanzione disciplinare o per decisioni della giustizia.Ma a causa dell’emigrazione clandestina di circa 70 giocatori. La fine di questo club storico, fondato nel 1922, per mancanza di giocatori è il segno tangibile di come...

COMMENTO

Aiuti solo se sarà gendarme dei migranti

TUNISIA/EUROPA . Alla fine il presidente tunisino Kais Saied è tornato sui suoi passi e ha incontrato il commissario europeo per l’economia Paolo Gentiloni, contrariamente a quanto annunciato in un primo tempo. Lo «sgarro» sarebbe stato un azzardo.Non avrebbe potuto permetterselo in questo momento, anche se motivato...

COMMENTO

La situazione è esplosiva. Tutti contro Saied

TUNISIA. «Dégage» (Vattene). Lo slogan è tornato a risuonare nelle strade di Tunisi a dodici anni dalla cacciata di Ben Ali, il 14 gennaio 2011, benché la capitale fosse blindata dalle forze di sicurezza che per impedire proteste. Questa volta la rabbia è rivolta contro il presidente Kaid Saied, che ha...

INTERNAZIONALE/INTERVISTA

«I Talebani temono le donne che studiano. Li combatteremo»

AFGHANISTAN. Le donne afghane non sono disposte ad accettare l’ultima decisione oscurantista del regime dei taleban, la chiusura delle università. «L’educazione è un nostro diritto», hanno urlato decine di studentesse riunite ieri davanti all’università di Kabul. «Il gruppo medioevale e misogino...

COMMENTO

La «Primavera» sconfitta non si arrende

TUNISIA. L’unico a non accorgersi di aver perso l’appoggio dei tunisini è il presidente Kais Saied, sostenuto solo da uno stretto entourage che approfitta della ossessione autoritaria dell’ex professore universitario.E lo fa per recuperare uno scanno in quel parlamento che è ormai svuotato dei suoi poteri. La totale...

VISIONI/APERTURA

La resistenza delle immagini per raccontare un’altra Algeria

ALGERIA/ALGERI. Gli anni d’oro del cinema algerino – celebrati con il festival panafricano (1969) – sono ormai rintracciabili solo negli archivi che alimentano la memoria della guerra di liberazione a sessant’anni dall’indipendenza (5 luglio 1962). «Cinema memoria e resistenza» è stato uno dei focus...

CULTURA/APERTURA

L’informazione digitale è parte delle nuove guerre

UCRAINA . È il giornalismo che cambia la guerra, come suggerisce il titolo del nuovo libro di Michele Mezza (Net-war, Ucraina: come il giornalismo sta cambiando la guerra, Donzelli, pp. 224, euro 19) o la guerra che cambia il giornalismo? Non c’è dubbio che con il conflitto causato dall’aggressione russa all’Ucraina...

COMMENTO

Non accontentarsi, adesso tocca a tutte le altre

IRAN/ITALIA. Alessia Piperno è stata liberata ed è già tornata in Italia. È una bella notizia e ne siamo felici. Non sappiamo quali siano state le condizioni del rilascio della giovane blogger romana. Ma penso si possa affermare, senza ombra di dubbio, che non si è trattato di un riscatto in denaro. Gli ayatollah non...

COMMENTO

Alessia, le donne iraniane e il velo dell’oppressione

IRAN/TEHRAN/ITALIA. Alessia Piperno deve essere liberata. Le autorità italiane devono far valere il rispetto dei diritti umani almeno nei confronti dei cittadini italiani, anche se sarebbe meglio dare la possibilità anche alle/agli iraniane/i di esprimere la loro volontà.Rispettiamo tuttavia la volontà di silenzio da parte della...

INTERNAZIONALE/APERTURA

Tunisia, con il 27,4% dei votanti Kais Saied completa il suo golpe

TUNISIA. I sostenitori del presidente tunisino Kais Saied non hanno aspettato che venissero proclamati i risultati del referendum per festeggiare la vittoria nella centrale avenue Bourghiba di Tunisi. Del resto, il 25 luglio tutto si è svolto come previsto: partecipazione al 27,4% degli iscritti alle liste elettorali, il tasso più...

INTERNAZIONALE/INTERVISTA

«Una nuova costituzione per sancire il potere di un uomo solo: Kais Saied»

TUNISIA. Aziz Krichen, economista, sociologo e militante della sinistra, è uno degli analisti più lucidi della realtà tunisina dopo la rivoluzione del 2011, ma anche prima, con il movimento Prospettive fin dagli anni 70. Impegnato nella campagna per votare «no» al referendum del 25 luglio ha accettato di rispondere...

INTERNAZIONALE/APERTURA

Iperpresidenzialismo sì o no. In Tunisia è un voto su Saied

TUNISIA. Il referendum indetto in Tunisia il 25 luglio per approvare o meno la nuova costituzione sarà in realtà un voto a favore o contro il presidente Kais Saied. La consultazione si svolge nell’anniversario dell’assunzione di tutti i poteri da parte del presidente, eletto nel 2019 con oltre il 70% dei voti. Un...

INTERNAZIONALE/INTERVISTA

Allarme diritti, «le donne e le libertà individuali saranno le prime vittime»

TUNISIA. La Tunisia sembrava la sola esperienza positiva tra le rivolte arabe del 2011 ma la caduta di un dittatore non ha eliminato la possibilità che un nuovo presidente assumesse tutti i poteri. «Ebbene sì, siamo lontani dalle speranze suscitate dalla rivoluzione del 2011» sostiene Hédia Jrad, attivista per i...

INTERNAZIONALE/TAGLIO BASSO

La Tunisia appesa alla «Costituzione» del presidente golpista Kais Saied

TUNISIA. «La necessità di un uomo forte al potere è la malattia d’infantilismo del terzo mondo», mi ripeteva un noto intellettuale algerino Mustafa Lacheraf. E purtroppo la storia ce lo conferma. È il caso ora anche della Tunisia, il paese che sembrava aver tratto maggior profitto dalla rivoluzione del 2011,...

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