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  • Autore: GIANNI MANZELLA
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VISIONI/APERTURA

Demetrio Stratos, ricerca vocale ai limiti dell’impossibile

ITALIARAVENNA . Per chi era ragazzo in quei turbolenti anni settanta del secolo scorso, il nome di Demetrio Stratos evocava facilmente quel Pugni chiusi non ho più speranze degli esordi pop con i Ribelli che pure lasciava intravedere la pulsione verso un uso assai poco convenzionale della voce, capace di arrampicarsi sulle vocali fino a farle...

VISIONI/APERTURA

Tra politica e ritmo, la lingua che si fa corpo

ITALIA/PARMA. Politica ritmo parola. Sono i termini che nel tempo hanno fissato i confini entro i quali si muove il teatro di Maguy Marin in fuga dalla danza. Le sue linee guida o il suo campo d’azione, si potrebbe dire altrimenti. Era una ragazza dal viso senza spigoli e un sorriso un po’ ironico, trent’anni appena compiuti e un...

VISIONI/TAGLIO BASSO

Trasmettere la scena, Lombardi per Della Rosa

ITALIA/MODENA. Anna carissima, dice la voce fuori campo. Due parole adesso che stai per andare in scena, questo che ti consegno è quanto resta di un mio spettacolo fra i più amati. L’attrice, Anna Della Rosa, ascolta le parole che le rivolge un altro attore, un maestro della scena contemporanea, immobile sul margine del tappeto...

VISIONI/TAGLIO MEDIO

«Frankenstein (a love story)», maschere e altre anime

ITALIA/BOLOGNA. Ci sono molte porte che si aprono nel misterioso sognante avvolgente Frankenstein (a love story) che Motus ha presentato all’Arena del Sole. E a seconda di quella scelta per entrare – che poi scelta non è ma necessità incombente, a un certo punto bisogna buttarsi come deve fare chi teme l’acqua fredda del...

VISIONI/TAGLIO MEDIO

Una mappatura dell’arte nella realtà senza conflitti

ITALIA/SANTARCANGELO DI ROMAGNA. Tornare a Santarcangelo, di anno in anno, può essere un buono strumento di misura dello stato dell’arte teatrale. Come un oscilloscopio che da tempo però non registra più grandi movimenti sussultori e forse non vale solo per l’arte teatrale. Prevale a tutti i livelli una cultura del consenso che esclude...

VISIONI/TAGLIO MEDIO

«Don Chisciotte Ad ardere» e lo spirito del tempo

ITALIA/RAVENNA. Quando il teatro è felicità. Perché non sempre il teatro è felicità: può costare allo spettatore più di una serata persa. E invece che piacere lasciarsi guidare a piccoli gruppi nell’ascesa lungo il labirinto dei sogni che Ermanna Montanari e Marco Martinelli hanno disegnato...

VISIONI/TAGLIO BASSO

«Peer Gynt» secondo Abbado, sognante operetta popolare

ITALIA/PARMA. Quante storie ci sono dentro Peer Gynt. L’epico poema di Henrik Ibsen che attraversa le tre età dell’uomo alla ricerca della propria identità si gonfia da subito di avventure fantastiche, apparizioni prodigiose, inquietanti immagini femminili che danno corpo alle fantasie erotiche del protagonista. Sogna Peer, e...

VISIONI/APERTURA

Nelle storie senza parole l’apocalisse derisoria del mondo

ITALIA/VENEZIA. Al terzo tratto della direzione artistica di Gianni Forte e Stefano Ricci, la Biennale teatro si è colorata di verde. Verde smeraldo, dice il titolo che campeggia sull’Emerald book, il ponderoso catalogo del festival. Ma anche di verde ci sono tante tonalità, o tanti modi di intenderlo. Il verde dell’uno non...

VISIONI/TAGLIO BASSO

«Gaia», nel disastro climatico il futuro è un canto apocalittico

ITALIA/RAVENNA . Ravenna salva. Non deve essere stato facile accettare l’idea di allagare i propri campi col rischio di renderli improduttivi per diversi anni. Ma le Cooperative agricole braccianti non si sono tirate indietro di fronte alla necessità di fermare con un un’inondazione controllata l’avanzare dell’alluvione...

VISIONI/TAGLIO MEDIO

L’Affabulazione pasoliniana diventa un thriller crudele

ITALIA/BOLOGNA. È un sogno allucinato l’Affabulazione pasoliniana che Marco Lorenzi ha messo in scena con la volontà dichiarata di farne un thriller crudele. Un sogno che rovescia, come in uno specchio, quello in cui si rifugia la protagonista di Calderón – da lì era partito, con la regia di Fabio Condemi, il...

VISIONI/TAGLIO MEDIO

Contro-storie di guerra in una «Polis» balcanica

ITALIA/RAVENNA. È una sorta di pellegrinaggio slavo, per rubare il titolo a un lontano incontro fra Jerzy Grotowski e Anatolji Vasil’ev, l’edizione di quest’anno del festival Polis che si è concluso nei giorni scorsi a Ravenna. Un focus su un oriente, quello dei paesi balcanici, che sta in realtà alle nostre porte....

VISIONI/TAGLIO MEDIO

Avanguardia e psicoanalisi, i cinquant’anni delle Moline

ITALIA/BOLOGNA. A chi sarebbe mai venuto in mente di farci un teatro in quello stanzone al piano terra del cinquecentesco palazzo Bentivoglio, pur se in quegli anni pieni di fracasso, parliamo della metà del decennio settanta, non ci si poneva tanto il problema. Possiamo scegliere un qualsiasi spazio vuoto e dire che è un palcoscenico,...

VISIONI/APERTURA

Quel Tempo di seconda mano, passato e presente di un impero

ITALIA/PARMA. Una gelida distesa ghiacciata. Forse l’incantato lago dei cigni di Cajkovskij, lascia intendere la musica che viene da chissà dove. Una ragazzina passa veloce sui pattini, forse inconsapevole di ciò che giace lì sotto. È sorprendente l’immagine che si presenta all’aprirsi del sipario, al...

VISIONI/TAGLIO MEDIO

Nell’invivibile spazio tra giustizia e morale

ITALIA/ROMA. Tutto il dramma borghese del Novecento tende alla tragedia, si potrebbe dire con qualche inevitabile approssimazione. Vuol dire coniugare quei drammi familiari spesso poco interessanti con l’empito dei grandi conflitti morali. Non fa eccezione Uno sguardo dal ponte che Arthur Miller scrisse a metà degli anni cinquanta del...

VISIONI/TAGLIO MEDIO

Frammenti di vita in scena, la decostruzione di Cechov

ITALIA/PALERMO. È «una versione decostruita e intima» del Gabbiano di Anton Cechov questo onirico Seagull dreams che Irina Brook ha realizzato al Teatro Biondo, sulla scia del bellissimo House of us di qualche tempo fa, intimissimo viaggio all’interno di una casa che coincideva con la vita stessa dell’artefice. Dove...

VISIONI/TAGLIO MEDIO

Giorgina Pi, il conflitto tra riformismo e rivoluzione

ITALIA/BOLOGNA. Una discarica. Nell’oscurità fumosa che pochi fasci di luce non riescono a diradare si distinguono a mala pena la carcassa di un’automobile, quel che resta di una roulotte coperta di graffiti, bidoni metallici e tanti copertoni di pneumatici che ora servono per sedersi. Si presenta così, nello spettacolo di...

VISIONI/TAGLIO MEDIO

Il mestiere dell’attore tra illusione e realtà

ITALIA/FIRENZE/PRATO. Sei un buffone, gli dice la figlia. Ma sono rispettabile, replica lui, il vecchio attore passato a trovarla dopo chissà quanto tempo che non si vedono. Non ho fatto il successo di certi altri pagliacci che so io, ma vado a testa alta. E tira fuori dalla tasca un naso rosso da clown e buffoneggia senza ritegno. Sta un po’...

VISIONI/TAGLIO MEDIO

Emma Dante e il tangooscuro della memoria

ITALIA/PALERMO. La vita è una donna che danza, scriveva in un altro secolo il poeta francese Paul Valéry. E forse aveva in mente una ballerina spagnola che molti aveva stregato in quei tempi. Qualcosa del genere potrebbe affermare anche Emma Dante, nei suoi lavori questa immagine ricorre con la frequenza di una metafora ossessiva. Danza di...

VISIONI/APERTURA

Nel «Gabbiano» si perde l’utopia di una forma nuova

ITALIA/MODENA. La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti, dice Leonardo Lidi citando John Lennon. E conviene tenerlo a mente davanti al Gabbiano di Anton Cechov che il regista ha presentato l’estate scorsa a Spoleto e propone come tratto iniziale di una promessa trilogia cechoviana. Vasto programma che non dispiace,...

VISIONI/TAGLIO MEDIO

Dobbiamo bruciare Cechov? L’Ucraina risponde sul palco

ITALIA/PRATO. Cechov no, perché è un autore russo. Cechov sì, perché è il più grande autore russo. Cechov no, perché è noioso e parlano troppo. Cechov sì, perché non l’ho mai fatto e vorrei provarci almeno una volta. Cechov no, perché ora non posso dire la battuta...

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