ITALIA/VITERBO.
La camera ardente nel capannone del centro sociale occupato autogestito Valle Faul, la bara aperta, al collo il fazzoletto zapatista, ai piedi una rossa bandiera con Guevara, la bandiera arcobaleno, il canto di Bella ciao, stonato rotto dal pianto. Poi il funerale laico al cimitero di Viterbo, il primo maggio. Centinaia di viterbesi in...