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  • Autore: FEDERICA IEZZI
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INTERNAZIONALE/APERTURA

Il costo di sopravvivere al rumore fisso della guerra

UCRAINA/KHARKIV/KUPYANSK. Svegliarsi con le esplosioni. La corsa per cercare il passaporto. Gli strazianti viaggi in treno per poi ritrovarsi tutti ammassati sui confini. Il panico silenzioso delle auto che avanzano verso la città di Przemysl, al confine polacco. Dolore e comunanza.«IL MATTINO DEL 24 FEBBRAIO dello scorso anno, la mia sveglia non ha...

INTERNAZIONALE/APERTURA

In Ucraina torna il gelo e resta la guerra, ma in molti rientrano

UCRAINA/KIEV. All'arrivo nella piccola stazione di Przemysl, lungo il confine tra Polonia e Ucraina, ci aspetta un tè bollente. È nel "punto di accoglienza", un angolino dedicato ai rifugiati ucraini che resiste fin dall'inizio del conflitto. È ancora buio. Le lunghe file davanti al binario 5 sono quelle dei passeggeri appena scesi...

INTERNAZIONALE/TAGLIO BASSO

Sudan, il conflitto chiude gli ospedali e dirotta i medici

SUDAN/KHARTOUM. Secondo i dati del Preliminary Committee of Sudan Doctors’ Trade Union, dei 130 ospedali pubblici e privati della capitale sudanese, solo il 16% è parzialmente funzionante e con una capacità molto limitata. La mancanza di energia per le attrezzature salvavita, i danni alle infrastrutture, la disperata carenza di...

INTERNAZIONALE/APERTURA

Via dalla guerra di Khartoum con la propria vita in uno zaino

SUDAN/ARABIA SAUDITA/GEDDA. Gli occhi delle persone che fuggono dalla guerra raccontano tutti la stessa cosa: «Non c'è tempo per piangere né per pensare a un piano». E mentre a Gedda proseguono i colloqui tra membri delle Forze armate sudanesi (Saf) e membri delle Forze di supporto rapido (Rsf), a Khartoum i civili sono ancora incapaci di...

INTERNAZIONALE/APERTURA

Il corpo straziato del Sudan

SUDAN/KHARTOUM. Entrare a Khartoum è come entrare in un incubo a occhi aperti. Gambe di piombo e polmoni che bruciano, in questo pezzo di terra dimenticato da Dio, in cui le famiglie sopravvivono con poco più di 3 dollari al giorno e le persiane di colori spaiati fanno vivere le strade di polvere.LA MORTE SEGUE CHIUNQUE passo passo. Ogni...

INTERNAZIONALE/APERTURA

Haiti in stato d'urgenza permanente

HAITI/PORT-AU-PRINCE. Il traffico di Port-au-Prince è maledettamente disorganizzato come quello delle grandi città dei Paesi più poveri e dimenticati da Dio. Ma allo scattare della sirena di un mezzo di soccorso che taglia l'aria, l’ingorgo diventa improvvisamente mansueto. E tutti, in strada, piccoli e grandi, aiutano per permettere...

INTERNAZIONALE/APERTURA

In lotta per a vita sulla linea del fronte

YEMEN/TAIZ. «Prego Allah perché tu possa tornare presto». Quando il tuo team meraviglioso ti dice questo guardando il cielo e portandosi le mani al cuore, significa che hai toccato l'anima del progetto.Siamo nella città di al-Mokha, nell’ospedale di Medici Senza Frontiere. Mettendo piede nell’ospedale, ci si...

INTERNAZIONALE/REPORTAGE

Il campo tossico dove l'Europa scorda i migranti

BOSNIA/SARAJEVO. Nascosto tra le cime boscose del monte Plješevica e circondato da zone ancora minate delle guerre jugoslave, il campo rifugiati di Vucjak, nella Bosnia nord-occidentale, è una prova scioccante della crisi che si è abbattuta contro la porta di servizio dell’Unione europea. Le Nazioni unite hanno recentemente...

INTERNAZIONALE/APERTURA

L’ORIZZONTE DI TENDE VISTO DA MOGADISCIO

MONDO/SOMALIA/MOGADISCIO. In alcuni punti, Mogadiscio, da anni ormai sinonimo di anarchia, terrorismo e guerra urbana, è indistinguibile da molte altre città dei Paesi in via di sviluppo. Lungo la centralissima Jidka Warshaddaha, strada in prima linea della spietata guerra civile agli inizi degli anni ’90, nuovi negozi e marciapiedi hanno...

INTERNAZIONALE/TAGLIO BASSO

Unica assicurazione, il clan. Così li abbiamo aiutati a casa loro

MONDO/SOMALIA/MOGADISCIO. La storia moderna della Somalia è un turbine di indipendenza, prosperità e democrazia negli anni '60 e di dittatura militare dagli anni '70, seguita da un disperato declino, regolato da una sanguinosa guerra civile e dal conseguente caos politico. L'effetto immediato della guerra è stato quello di disperdere il popolo...

INTERNAZIONALE/APERTURA

Nei Balcani la guerra dopo la guerra

BOSNIA/VELIKA KLADUŠA. Il viaggio di Nazim parte dal campo di Zeralda, a circa 30 chilometri da Algeri. È questo il punto di ritrovo per i trafficanti, ormai padroni indiscussi dei grandi deserti africani. Caricato come un numero su vecchi camion, con l’inconfondibile vessillo della Mercedes, viene trasferito a Tamanrasset, città...

REPORTAGE/APERTURA

I manganelli croati sui sogni dei migranti

CROAZIA/BOSNIA. Usman non riesce a camminare per più di mezz’ora senza doversi fermare. «E pensare che ho camminato senza sosta da Lashkar Gah». È il triste risultato dei manganelli della polizia croata sulle ossa dei rifugiati, già segnate dal freddo, dopo l’ennesimo sforzo infruttuoso di attraversare il...

INTERNAZIONALE/APERTURA

In fuga sulla ferita balcanica

CROAZIA/BOSNIA/SARAJEVO. La rotta balcanica è stata calpestata da milioni di passi fino al 2016. Da Turchia e Grecia si addentrava per arrivare in Europa occidentale, attraversando Bulgaria e Macedonia prima, Serbia e Ungheria poi. Sebbene la rotta sia stata ufficialmente chiusa da quando il criminale accordo tra Ue e Turchia è entrato in vigore nel...

INTERNAZIONALE/APERTURA

CARACAS, IL RUMORE SORDO DELLA POVERTÀ

VENEZUELA/CARACAS. «Qua la guerriglia si sposta di città in città ma non finisce mai». Sono le crude parole di Franco. Ha solo sette anni. L’abbiamo incontrato da solo nelle strade tutte uguali di Caracas, con una busta di verdura in mano. Suo padre faceva parte della schiera di quelli che chiamavano «ribelli». Ma...

INTERNAZIONALE/REPORTAGE

Spietati con i bambini in Somalia

AFRICA/SOMALIA. La situazione umanitaria in Somalia continua a deteriorarsi per portata geografica e complessità. Secondo il recente report Somalia - Humanitarian Needs Overview 2018, più di sei milioni di persone - dunque metà della popolazione, compresi tre milioni e mezzo di bambini - hanno bisogno di assistenza e protezione...

SOCIETA/APERTURA

Ecco i nemici del Capodanno: i terroristi e gli ambientalisti

ITALIA/ROMA. Allarme terroristi, ambientalisti e baby gang per Capodanno. Così almeno dice una circolare del Dipartimento della Pubblica sicurezza che invita a pianificare «idonei dispositivi di sicurezza» in vista delle festività di Capodanno. Stando a quanto si legge nella circolare firmata dal capo della polizia Vittorio...

SOCIETA/TAGLIO BASSO

«Io, accusato ingiustamente di essere uno scafista, ora voglio giustizia»

ITALIA/ROMA. Cosa accade al protagonista di Io capitano, Seydou, una volta terminata la sua traversata dal Senegal verso le coste europee? «Tutto quello che succede dopo, da lì parte davvero il film» dice Alaji Diouf, 33 anni, anche lui originario del Senegal, dopo la proiezione organizzata dall’associazione Baobab Experience...

POLITICA/TAGLIO MEDIO

La Regione Lazio taglia i centri antiviolenza

ITALIA/LAZIO . La giunta regionale del Lazio guidata da Francesco Rocca, quota FdI, taglia sui diritti delle donne. Nonostante gli oltre cento femminicidi di quest’anno, il bilancio regionale in discussione in questi giorni va verso una drastica riduzione delle misure a sostegno delle donne e soggettività vittime di violenza patriarcale....

POLITICA/TAGLIO MEDIO

Mancano i fondi, il centro antiviolenza di Roma può chiudere

ITALIA/ROMA. Scade oggi la convenzione con la Regione Lazio che regola i finanziamenti per il centro antiviolenza Sara di Pietrantonio, che si trova dentro l’Università Roma Tre. La giunta guidata da Francesco Rocca non ha ancora comunicato la continuazione dell’impegno. Il mancato rinnovo potrebbe significare la chiusura, per lo...

POLITICA/TAGLIO BASSO

«Posso parlare per chi non può, perché stare zitta?»

ITALIA/ROMA. Quando una scuola viene occupata le pareti dei muri diventano l’espressione delle idee che hanno caratterizzato quei giorni. È come se le assorbissero nella vernice gialla per mantenerle nel tempo. «Queste sono le frasi dette dai professori che ci hanno infastidite - dice Sara, rappresentante d’istituto del liceo...

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